Dagli stipendi dei sindaci al reclutamento di nuovo personale, ecco come saranno ripartiti i tre miliardi stanziati per il prossimo triennio
Nella manovra di Bilancio varata dal Parlamento a dicembre c’è molto spazio anche per la Pubblica Amministrazione. Con uno stanziamento di oltre tre miliardi nel prossimo triennio, si sosterrà una serie di riforme per “rimettere la PA e i dipendenti pubblici al centro della crescita sociale ed economica del Paese, dalla parte dei cittadini e delle imprese“, come ha spiegato con soddisfazione il ministro Brunetta. Dalle assunzioni alle novità per i dipendenti, vediamo cosa succederà nel 2022 nell’ambito della Pa.
Partiamo dalle assunzioni. Per il reclutamento a tempo indeterminato di nuovo personale sono stati stanziati 935 milioni, di cui 100 nel 2022 e gli altri spalmati da qui al 2026. Le assunzioni riguarderanno soprattutto le Funzioni centrali come agenzie del fisco, enti pubblici, ministeri e aziende, Funzioni degli enti locali, Istruzione e ricerca e Sanità.
Dei fondi stanziati, 310 milioni di euro nel 2022 e 500 milioni dal 2023 saranno poi destinati a coprire gli indennizzi della vacanza contrattuale che riguarderà i dipendenti con contratto collettivo nazionale (o altro accordo) in scadenza e in attesa di rinnovo fra il 2022 e il 2024.
Alcune novità riguardano poi gli stipendi. 200 milioni saranno infatti destinati ai salari accessori di produttività, vale a dire dei bonus destinati a dipendenti pubblici (ivi compresi insegnanti, forze armate e dirigenti) che si siano distinti per il loro eccellente lavoro.
A proposito di stipendi, la manovra stabilisce anche l’aumento dei compensi dei sindaci, proporzionalmente al crescere delle loro responsabilità. È previsto anche il finanziamento di nuovi percorsi di carriera per personale della Pa non in posizione di dirigenza; si rinnova inoltre il Fondo per la formazione, destinato alla riqualificazione professionale dei dipendenti pubblici.
Infine, sono previsti investimenti in due settori specifici: la difesa, comprensiva di soccorsi pubblici e forze di sicurezza (stanziati 120 milioni per il triennio) e lo sport. Nell’ambito della gestione del Coni, sono in programma il trasferimento di parte del personale verso l’azienda pubblica Sport e Salute Spa e il reclutamento di nuova forza lavoro.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA