
Dalla Thailandia al mondo: ecco come un farmacista ha conquistato il mercato degli energy drink con la sua ricetta energizzante
Forse non tutti sanno che l’energy drink più famoso al mondo non è un’invenzione dei tempi moderni, ma nasce da un’antica ricetta giapponese. Parliamo della Red Bull: qual è la sua storia e perché ha avuto così tanto successo?
La storia comincia nel 1956 in Thailandia, quando un farmacista di nome Chaleo Yoovidhya fonda a Bangkok un’azienda di antibiotici, la T.C. Pharmaceutical Industries. Prendendo spunto da una bevanda giapponese già in voga, la Lipovitan D, il farmacista inventa il Krating Daeng.
Si tratta di un energy drink più dolce rispetto alla ricetta nipponica che spopola fin da subito specialmente nelle classi più basse di lavoratori. Operai, muratori e tassisti cominciano ad accompagnare i loro interminabili turni con questa pozione energizzante.
Per il successo di un business, però, una ricetta popolare non basta. Alla diffusione di questo energy drink contribuisce anche un logo iconico e d’impatto: Chaleo sceglie due bisonti colorati di rosso che si fronteggiano specularmente, richiamandosi all’amatissima tradizione thailandese delle lotte fra tori.
Il piano di marketing prosegue su questa linea e negli anni ’70 associa la Krating Daeng a un altro sport popolare in Thailandia, il muay thai. Questa bevanda si fregia poi di un alone di mistero: pare che fra i suoi ingredienti ci sia anche la taurina, elemento energizzante estratto direttamente dai testicoli dei tori.
È solo una leggenda, naturalmente, ma è sufficiente a rendere la bevanda ancora più iconica. Oggi la Red Bull ha infatti precisato che la taurina contenuta nel drink viene sintetizzata da aziende farmaceutiche e non ricavata dagli animali.
L’incontro con il mercato occidentale avviene nel 1984 quando Dietrich Mateschitz, un imprenditore austriaco di dentifrici, viaggiando in Thailandia assaggia la Krating Daeng e ne rimane folgorato. L’accordo con Chaleo è presto che siglato e i due fondano in Austria la Red Bull GmbH, traduzione letterale del nome thailandese.
La ricetta è la stessa inventata dal farmacista 30 anni prima, con la sola aggiunta di un po’ di anidride carbonica per avvicinare la bevanda ai gusti europei. È così che la Red Bull comincia a mettere le ali a milioni di consumatori in tutto il mondo. Nel 2020 in tutto il globo sono state venduti 7,9 miliardi di lattine e il fatturato dell’azienda sembra non conoscere crisi.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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