
Si va dal rafforzamento del fondo di garanzia per le Pmi all’abolizione dell’Irap per i professionisti e le ditte individuali
Uno degli obiettivi che il Governo si è fissato per quest’anno è sostenere le imprese, fortemente provate dalla crisi pandemica. Le misure previste sono varie e, prima di tutto, sono stati rifinanziati la Nuova Sabatini con 900 milioni di euro complessivi dal 2022 al 2026 e il Fondo di garanzia con un incremento complessivo di altri tre miliardi fino al 2027.
Entrando nello specifico, la legge di Bilancio (guarda qui) ha previsto la proroga fino alla fine dell’anno del credito d’imposta pari al 50% delle spese di consulenza per Pmi che si posizionano in Borsa in un Paese dell’Unione europea. Il massimale del beneficio è stato però ridotto da 500 mila a 200 mila euro.
È stato previsto anche lo sgravio contributivo al 100% per tre anni a favore delle micro imprese per i contratti di apprendistato di primo livello riguardanti gli under 25. Pertanto verrà applicata un’esenzione per tre anni per l’apprendistato nelle imprese fino a 9 dipendenti.
A livello fiscale, è stata approvata la cancellazione dell’Irap per le ditte individuali, gli autonomi e i professionisti. La misura riguarderà 835 mila autonomi e professionisti con partita Iva, pari al 41,2% della platea complessiva che consta di due milioni circa di lavoratori.
Inoltre, aumentano le risorse a sostegno delle imprese che puntano all’estero; vengono prorogati i crediti d’imposta per gli investimenti 4.0 in ricerca e sviluppo, transizione ecologica e innovazione tecnologica; e viene istituito un fondo per la transizione industriale, con una dotazione di 150 milioni di euro a partire dal 2022 che verrà erogata a sostegno dell’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici.
Per rilanciare le imprese, sono stati rifinanziati i contratti di sviluppo per i progetti di investimento a sostegno della competitività, con 450 milioni di euro. È stato istituito anche un fondo speciale di 100 milioni di euro che sosterrà il prepensionamento e la decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato lavoratori di aziende in crisi.
Viene dato pieno sostegno alle aziende che scelgono di investire in aree di “crisi” e che si impegnano ad assumere i percettori di sostegno al reddito, i disoccupati e i lavoratori per i quali è attivo un tavolo di crisi al Ministero dello Sviluppo economico.
Viene aumentato il Patent Box, vale a dire un regime fiscale aziendale molto basso utilizzato per incentivare la ricerca e lo sviluppo tassando le entrate dei brevetti in modo diverso dalle altre entrate commerciali: ora passa dal 90% al 110%.
È rinviata l’entrata in vigore della sugar e plastic tax al 1 gennaio 2023, ma non solo: posticipata anche l’Iva terzo settore e del mondo dello spettacolo di due anni, ci sarà quindi dal 2024); di sei mesi il pagamento, senza interessi di mora, delle cartelle esattoriali notificate, la scadenza passa così dall’1 gennaio al 31 marzo 2022; infine è stata prorogata per tre mesi l’esenzione Tosap/Cosap per esercenti e ambulanti.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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