
Per ottenere l’assegno diventa obbligatoria la visita ai centri per l’impiego ma senza la certificazione non si entra negli uffici. Intanto il Governo lavora ad un nuovo Dpcm per le eccezioni sul pass
Dal 1 febbraio chi è senza Green pass perde il reddito di cittadinanza. L’obbligo del certificato base, quello che si ottiene anche facendo il tampone, per ricevere il sussidio è frutto del combinato disposto di due norme. Mentre la Legge di Bilancio ha introdotto la decadenza del reddito se non ci si presenta ai centri per l’impiego per i colloqui lavorativi, nel decreto legge del 7 gennaio scorso si dispone l’obbligo del Green pass base per entrare negli uffici pubblici. E quindi se non si può andare nei centri per l’impiego a causa della sua assenza, ecco che scatta la decadenza.
Il sussidio raggiunge attualmente circa 1,3 milioni di nuclei familiari (tre milioni di persone) di cui il 30% ritenuto occupabile e dunque soggetto all’obbligo di frequentare in presenza i centri per l’impiego. Secondo gli ultimi dati sono però in 100 mila a rischiare l’assegno perché sprovvisti di certificato.
Intanto il Governo sta preparando un nuovo decreto che dovrebbe prevedere eccezioni all’obbligo di esibire la certificazione verde per l’accesso ad alcuni servizi e attività commerciali a partire dal primo febbraio. Secondo le ultime indiscrezioni non sarà necessario per la spesa al supermercato, per andare in farmacia, in ospedale o presso l’ambulatorio del medico di base e dal veterinario. Non sarà richiesto nemmeno durate il deposito di una denuncia se si è vittime di un reato o per esigenze urgenti di tutela dei minori. Ad essere consentite senza certificato (base o rafforzato) dovrebbero essere quindi le esigenze alimentari (ma non nelle attività di somministrazione, come i bar) e quelle sanitarie, oltre a quelle di giustizia e pubblica sicurezza.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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