
Il nuovo provvedimento in materia ha raddoppiato il numero di lavoratori che possono richiedere i permessi in Italia. Nel testo si specificano i settori di riferimento e le varie categorie professionali ricomprese
Facendo seguito alle esigenze espresse dalle aziende del settore agricolo e dell’edilizia, lo scorso dicembre il Governo ha varato il nuovo Decreto Flussi – ingresso in Italia. Il provvedimento riguarderà inizialmente 69.700 lavoratori, un numero già doppio rispetto alla media dei precedenti, ma il ministro Orlando ha già annunciato che il numero potrebbe essere ulteriormente integrato in seguito a eventuali esigenze future.
Vediamo innanzitutto la composizione di questi lavoratori in ingresso nel nostro Paese. Il Decreto prevede che 42mila posti siano assegnati ai comparti stagionali, di cui 14mila solo per il settore agricolo. In questo caso, sono le organizzazioni datoriali quali Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle cooperative a dover presentare le domande di nulla-osta per conto dei datori di lavoro.
27mila ingressi sono poi destinati al lavoro non stagionale e autonomo. Di questi, 20mila sono destinati ai settori dell’autotrasporto, dell’edilizia e turistico-alberghiero. L’ingresso è riservato a cittadini di Paesi in cui siano in vigore (o stiano per entrare in vigore) accordi di cooperazione in materia migratoria con l’Italia.
Nel Decreto, una quota di 17mila posti è destinata poi ai cittadini di 31 Paesi: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia – Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia e Ucraina.
Infine, il decreto comprende 7mila ingressi, suddivisi in quote specificate nel testo, riservati al lavoratori che devono convertire il permesso di soggiorno posseduto ad altro titolo in permesso di soggiorno per lavoro.
Parliamo poi di scadenze. Il bando ha come termine ultimo il 17 marzo 2022 ma vi sono anche delle scadenze intermedie: la precompilazione dei moduli di domanda è disponibile qui dal 12 gennaio; dal 27 gennaio via alle domande per l’assunzione di lavoratori non stagionali, autonomi e alle conversioni dei permessi di soggiorno. I lavoratori stagionali potranno richiedere il proprio permesso dal primo febbraio.
Ulteriori informazioni sulla modulistica sono consultabili sul sito del Ministero dell’Interno, qui.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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