Entro quest’anno l’Italia dovrà portare a termine 102 obiettivi per ricevere 40 miliardi dall’Unione Europea: tra questi il nuovo sistema di reclutamento degli insegnanti e l’estensione della banda ultra-larga
È un anno cruciale per il nostro Paese. Sono, infatti, 102 gli obiettivi legati al Pnrr che l’Italia deve portare a termine per ricevere 40 miliardi dall’Unione Europea.
Tra gli obiettivi principali della prima metà del 2022 ci sono alcune riforme, come quella del pubblico impiego iniziata nel 2021,alla quale mancano ancora quattro decreti attuativi. Poi quella degli appalti, che dopo la presentazione in Consiglio dei ministri nel luglio scorso è ancora in discussione in Commissione al Senato.
Anche la scuola è coinvolta: dovrà essere definito il nuovo sistema di reclutamento degli insegnanti. L’Unione Europea, inoltre, ha sempre raccomandato all’Italia di aumentare gli stipendi del personale docente applicando meccanismi di promozione legati al merito e non solo all’anzianità. Si tratta, però, di un punto su cui nessun governo è riuscito a intervenire vista la contrarietà dei sindacati.
Ma l’Europa chiede al Bel Paese di raggiungere target specifici. Entro giugno dovremo aggiudicare tutti i contratti di ricerca sull’idrogeno, così come gli appalti per i progetti di banda ultra-larga nelle zone non ancora coperte che valgono quasi 7 miliardi. Non va dimenticato anche l’avvio delle procedure per l’assunzione di nuovi segretari nei tribunali amministrativi.
Alcuni obiettivi sono già stati raggiunti, come l’assegnazione di 3,4 miliardi ai Comuni per cambiare il volto delle nostre città è già stato raggiunto. Sono state finanziate, infatti, quasi duemila opere urbane tra parchi cittadini, ciclabili, teatri e campiscuola.
di: Francesca LASI
FOTO: PIXABAY
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