“Serve un riposizionamento strategico”
La pandemia ha pesantemente colpito il settore turistico, arrestando il percorso di forte crescita intrapreso da Roma: il numero di turisti in arrivo presso la Capitale ha subito un crollo nel 2020 dell’80% rispetto al dato pre-pandemia, con effetti visibili anche sul 2021. A dirlo è uno studio realizzato da Unindustria, con il contributo della Camera di Commercio di Roma.
Analizzando i dati del periodo pre-pandemico il numero di arrivi di turisti italiani e stranieri mostrava una traiettoria positiva di crescita a doppia cifra:+15% nel periodo 2017-2019). Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Spagna e Francia erano i top five mercati per numero di arrivi, mentre la Cina era il Paese che registrava una delle crescite maggiori.
La pandemia ha arrestato questo trend ma, nonostante il forte calo subito dal settore alberghiero durante la pandemia, numerosi investimenti da parte di player internazionali si stanno concentrando sulla Capitale, attraverso l’apertura di oltre 20 nuovi hotel a cinque stelle e quattro stelle previste nel triennio 2021-2023. E questo perché, come emerge dal rapporto, “Roma è una città piena di risorse grazie al suo inestimabile patrimonio di siti archeologici, monumenti, palazzi storici e opere d’arte e alle numerose manifestazioni sportive e culturali di taglio internazionale”.
Ma questo non basta. «Non torneremo all’overtourism – ha osservato Fausto Palombelli, presidente Sezione Industria del Turismo e del Tempo libero Unindustria – ma abbiamo bisogno di un riposizionamento strategico».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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