L’Inps ha chiarito le modalità con cui richiedere il sostegno destinato alle famiglie con figli
È ai blocchi di partenza l’assegno unico universale. La misura, introdotta a sostegno delle famiglie, racchiude tutte le precedenti forme di sostegno destinate ai nuclei con figli, compreso l’assegno unico temporaneo la cui ultima rata è stata erogata a fine gennaio (qui). Le erogazioni partiranno dal primo marzo 2022.
Hanno diritto all’assegno tutte le famiglie con figli, dal settimo mese di gravidanza della madre fino al 21esimo anno di età del figlio; qui abbiamo visto cosa succede se i genitori sono separati. Trattandosi di una misura universale, l’assegno è garantito a tutti ma il suo importo varia in base all’Isee.
Chi si presenta un Isee superiore ai 40mila euro ha diritto all’assegno minimo (50 euro), mentre l’importo mensile massimo è di 175 euro, con Isee pari o inferiore a 15mila euro. Vi sono poi alcune condizioni che integrano ulteriormente questo assegno, come la disabilità di un figlio o la giovane età della madre (inferiore a 21 anni).
Le richieste sono partire il primo gennaio e, stando ai dati forniti dall’Inps, al 31 gennaio le richieste totali sono state 1.123.348. Per avere diritto all’assegno nell’anno corrente è necessario fare richiesta entro il mese di giugno: a quel punto di riceveranno anche gli arretrati da marzo.
In merito alle domande, l’Inps ha chiarito che il richiedente dell’assegno unico (quindi l’avente diritto) deve coincidere con il titolare del conto corrente fornito: non saranno erogati pagamenti su conti correnti di persone diverse da quelle che hanno presentato la domanda.
In alternativa, è possibile chiedere che l’assegno unico venga accreditato su un conto corrente cointestato al beneficiario. Non è invece sufficiente avere una delega alla riscossione: il codice fiscale del richiedente deve coincidere con quello del titolare del conto corrente (che naturalmente deve essere attivo).
Come si presentano le domande? È necessario accedere al servizio Assegno unico e universale per i figli a carico sul sito Inps (qui) utilizzando il proprio Spid di livello due, la Carta d’Identità Elettronica 3.0 o la Carta Nazionale dei Servizi.
In alternativa è possibile contattare il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164 164 (da mobile) oppure rivolgersi a enti di patronato.
L’assegno è compatibile con altre forme di sostegno erogate alle famiglie da enti locali, ma anche con il reddito di cittadinanza: in questo caso l’importo verrà erogato d’ufficio e direttamente sulla carta RdC; non è quindi necessario presentare la domanda.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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