Il crimine informatico più temuto è il furto d’identità, seguito dalla clonazione delle carte di credito
Qual è il rapporto fra gli italiani e la sicurezza digitale? In occasione della 19esima edizione del Safer Internet Day, Changes Unipol e Ipsos hanno diffuso una ricerca secondo la quale sono 10 milioni gli italiani che hanno subito violazioni in ambito digitale. Il reato più temuto è il furto di identità ma sono frequenti anche le clonazioni delle carte di credito, le violazioni della privacy e il cyberbullismo.
L’indagine è stata condotta su un campione nazionale rappresentativo nella fascia anagrafica 16-74 residenti nelle principali aree metropolitane e riguarda la percezione del rischio negli utenti.
Sulla base di queste interviste è stato rilevato che il furto di identità è il rischio più temuto quando si naviga su internet, con un’incidenza del 58%, seguito dalla clonazione della carta di credito (53%); questi due crimini informatici sono stati particolarmente avvertiti dai cosiddetti baby boomers (indicativamente nati fra il 1946 e il 1964), nei quali le percentuali crescono rispettivamente al 73% e al 64%.
Altri rischi della rete emersi dalla ricerca sono l’impiego di dati personali per altri scopi (40%) e la violazione della privacy (39%). Meno rilevante a livello statistico ma comunque presente nel report la diffusione non autorizzata di fotografie personali (25%).
Meritano poi una menzione a parte i rischi connessi all’e-commerce e ai pagamenti online. Secondo il 77% degli italiani gli acquisti virtuali sono sicuri (nell’11% dei casi addirittura “molto sicuri”). I più scettici in questo caso sono ancora i baby boomers, in particolare nelle aree metropolitane del Sud (21%) e fra chi ha effettivamente già subito violazioni digitali di altro tipo (24%).
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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