Sul fronte Data Center, investimento fino a 15 miliardi entro il 2025
I rischi informatici “sono diventati uno dei problemi principali per la sicurezza globale. Si stima che il costo annuale associato superi i 200 miliardi di dollari. Le minacce informatiche sono state identificate come un rischio sistemico per la stabilità del sistema finanziario europeo, ma i cyberattacchi tendono a non essere segnalati“. Apre così il suo intervento all’Euro Cyber Resilience Board per le infrastrutture finanziarie paneuropee, Piero Cipollone componente del Comitato esecutivo della Bce.
In un contesto in cui gli attacchi cyber “sono in continua evoluzione e i rischi continuano a crescere“, l’Ecrb “Consente la condivisione di informazioni sensibili in un ambiente sicuro, contribuendo alla resilienza del sistema finanziario europeo. Perché “osservare gli ultimi trend in termini di cyberattacchi e cosa li determina consente di anticipare meglio future minacce”.
Parlando di cybersecurity e di tutto ciò che può arrivare dai rischi informatici e i suoi costi ci viene da pensare all’onda lunga dell’intelligenza artificiale, che sta impattando e trasformando anche il settore dei data center. Per cogliere le opportunità di questo nuovo mercato e prepararsi a quel che verrà, il mondo dei data center sta puntando sul liquid cooling, ovvero su soluzioni di raffreddamento dei server che impiegano liquidi, spesso acqua al posto dell’aria, dissipando il calore in maniera più efficiente, consumando meno energia e spazio. Nate come nicchia, si stanno affermando nel mercato globale.
In Italia 23 organizzazioni, di cui otto società nuove, hanno annunciato l’apertura di 83 nuovi data center nel periodo 2023-2025, la cui messa in produzione potrà portare sul territorio, potenzialmente, fino a 15 miliardi di investimento complessivo. A darne notizia è uno studio dell’Osservatorio data center del Politecnico di Milano. Secondo la ricerca, il mercato della collocation dei data center, ossia la compravendita o l’affitto di infrastrutture abilitanti per il posizionamento di server e patrimonio informativo delle organizzazioni, ha raggiunto solo nello scorso anno il valore di 654 milioni (+10% rispetto al 2022).
Con condizioni favorevoli, lo studio stima possa che il valore possa crescere fino a più che raddoppiare e raggiungere addirittura la cifra di 1,4 miliardi già nel 2025.
FOTO: ANSA