Il presidente invita i cittadini americani a lasciare l’Ucraina e a rientrare in patria. Il resto del mondo osserva
Tra Stati Uniti e Russia la tensione per via della questione Ucraina è sempre più intensa e il presidente Joe Biden ha chiesto ai cittadini americani di lasciare il Paese e rientrare in patria: «non è come avere a che fare con un’organizzazione terroristica – ha sottolineato – abbiamo a che fare con uno degli eserciti più grandi del mondo. È una situazione molto diversa e le cose potrebbero andare fuori controllo rapidamente».
Biden ha dichiarato, però, che non intende per il momento mandare soldati a recuperare i cittadini Usa perché una soluzione come quella sarebbe come scatenare una “guerra mondiale” che al momento “non c’è”: «guerra mondiale – ha precisato il presidente – è quando americani e russi cominciano a spararsi».
E relativamente a Vladimir Putin, Biden ha sottolineato: «se è abbastanza folle da provarci è abbastanza intelligente da non farlo – e rimarca, con una sottigliezza diplomatica: – abbastanza intelligente da non fare niente che possa avere conseguenze negative sui cittadini americani».
L’invito degli Usa rivolto agli americani a lasciare subito l’Ucraina è stato rimarcato tramite una nota del dipartimento di Stato: «i cittadini statunitensi non dovrebbero recarsi in Ucraina. Quelli in Ucraina dovrebbero partire adesso utilizzando mezzi di trasporto commerciali o privati – è scritto nella nota – in caso di permanenza in Ucraina, si presti maggiore cautela a causa di criminalità, disordini civili e potenziali operazioni di combattimento, in caso di un’azione militare russa».
Il portavoce Ned Price, capo della diplomazia Usa, ha ribadito “l’impegno degli Usa a una stretta cooperazione e consultazione con alleati e partner”. Inoltre ha sottolineato l’intenzione di Washington di “imporre gravi costi a Mosca, se dovesse portare avanti un’ulteriore aggressione contro l’Ucraina“.
Il resto del mondo rimane sintonizzato: Scholz, cancelliere tedesco, ha ammonito la Russia a non sottovalutare “unità e determinazione” degli europei sulla crisi ucraina. «In questa situazione critica per tutti noi, la Russia non dovrebbe sottovalutare la nostra unità e determinazione come partner all’interno dell’Ue e come alleati all’interno della Nato», ha dichiarato Scholz.
Dal fronte inglese, il Governo Johnson ha ampliato la lista delle persone fisiche e giuridiche possibili destinatarie di sanzioni nel caso di un’aggressione russa ai danni dell’Ucraina. Verrà considerata passabile di sanzioni ogni persona che “sia responsabile di, si impegni in, sostenga o promuova ogni politica o iniziativa che destabilizzi l’Ucraina o ne pregiudichi o minacci l’integrità territoriale, la sovranità o l’indipendenza”.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA/SHAWN THEW
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