L’accordo definisce 6 ambiti di ricerca: fusione magnetica, batterie, geotermia e idrogeologia, applicazioni ambientali, caratterizzazione e modellazione geo-bio-idrochimica e sanificazione e igienizzazione degli ambienti con tecnologie al plasma
Supportare progetti di ricerca in ambiti legati alla transizione energetica. Con questo obiettivo Eni e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca hanno firmato oggi un accordo di ricerca congiunta della durata di cinque anni per l’avvio di una collaborazione strategica che definisce in particolare 6 ambiti di ricerca: fusione magnetica, batterie, geotermia e idrogeologia, applicazioni ambientali, caratterizzazione e modellazione geo-bio-idrochimica e sanificazione e igienizzazione degli ambienti con tecnologie al plasma.
Questo accordo è in linea con gli obiettivi del Piano Strategico 2020-2022 dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca che considera prioritarie le attività di trasferimento tecnologico e quelle relative alla terza missione.
Per Eni invece questa collaborazione rappresenta un nuovo e importante passo verso l’ulteriore rafforzamento della propria leadership tecnologica nella transizione energetica e si inserisce nella volontà dell’azienda di accrescere il proprio network con le migliori eccellenze accademiche.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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