La crescita è stata del 3,4% su base annua e dell’1,5% rispetto al 2019
Il mercato italiano dei prodotti venduti in farmacia ha chiuso un 2021 in recupero, con un fatturato complessivo di 24,4 miliardi, in crescita del 3,4% rispetto al 2020 e dell’1,5% rispetto al 2019.
Una rimonta che è avvenuta soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno appena passato, con un +7,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I dati sono elaborati da Iqvia, provider globale di dati in ambito sanitario, farmaceutico, tecnologie innovative, consulenza e servizi di ricerca clinica. «Il 2021 è stato un anno di ripresa per la farmacia – ha spiegato Sergio Liberatore, Ad di Iqvia Italia – l’introduzione di misure per contenere l’emergenza Covid ha generato un grande aumento di traffico in farmacia particolarmente nell’ultimo trimestre dell’anno, causando lunghe code. I farmacisti sono stati chiamati a fronteggiare l’emergenza accelerando il servizio di tamponatura. Molti esercizi sono riusciti ad attrezzarsi per proporre gli antigenici senza penalizzare le attività di vendita della farmacia, ma per i farmacisti è stato un impegno che ha richiesto tante risorse qualificate umane ed economiche. Questo ha mostrato il grande senso di servizio dei farmacisti in questo momento complesso».
A trainare il settore, come è facile immaginare, i dispositivi legati al Covid: ossimetri, termometri, mascherine, kit di auto-diagnosi Covid, tamponi.
Per quanto riguarda la parafarmacia la ripresa invece è stata indipendente dai tamponi: l’anno scorso hanno fatturato 876 milioni di euro contro gli 827 milioni del 2020, in aumento del 5,9%, e gli 845 milioni del 2019, in aumento del 3,7%.
«La farmacia dei servizi ha avuto una forte spinta dalla pandemia, la tamponatura ha rappresentato la prima vera prova. Inoltre, la pandemia ha dato un notevole impulso alla digitalizzazione delle farmacie italiane. Si calcola che un anno di pandemia è equivalso a quattro anni “normali” in termini di sviluppo digitale del settore. La digitalizzazione è importante. Si tratta infatti della necessità di offrire dei servizi ai propri clienti creando un canale di dialogo e fiducia. Da ora in avanti, la competitività passerà dai servizi che il farmacista saprà dare ai propri clienti anche online», ha concluso Liberatore.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA
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