Il Presidente del Consiglio al Forum del Mediterraneo a Firenze
«Lo stato di emergenza non sarà prorogato dopo il 31 marzo». Lo afferma il premier Mario Draghi al Forum del Mediterraneo a Firenze incentrato sui temi della pace, della cittadinanza e del dialogo. Il Presidente del Consiglio conferma anche che non ci sarà più la suddivisione per colori.
«Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese».
Draghi assicura che il Governo metterà fine all’obbligo del Super Green Pass ma gradualmente: «metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto, tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze». Confermato anche lo stop per quarantena per i positivi e mascherine FFP2 a scuola.
Il Presidente del Consiglio, auspica, poi, che il Mediterraneo sia luogo di pace e prosperità e afferma la volontà del Governo di aiutare “chi è in difficoltà”.
In merito al Pnrr, il premier ha affermato: «città come Firenze e anche Roma nel passato sono state trasformate profondamente da alcuni interventi, come l’essere state Capitali d’Italia, le grandi trasformazioni sono state calate dall’alto decise da un potere centrali, il Pnrr dà invece la possibilità di trasformazioni che sono pensate dal basso. Anche in questo senso è un’opportunità straordinaria».
Il Presidente del Consiglio, auspica, poi, che il Mediterraneo sia luogo di pace e prosperità e afferma la volontà del Governo di aiutare “chi è in difficoltà”. A questo proposito ha affrontando il tema del caro energia affermando che, ai quasi 6 miliardi, stanziati la scorsa settimana si aggiungono i 10 impiegati dallo scorso anno.
«Incrementiamo la produzione nazionale di energia rinnovabile e di gas, che potrà essere venduto a prezzi più contenuti di quello importato. E aiutiamo le Regioni e i Comuni a sostenere i servizi di base, come l’illuminazione pubblica. Nelle scorse settimane, le città d’arte, tra cui Firenze, hanno spento le luci sui loro monumenti e sui loro luoghi simbolo, un segnale d’allarme sul crescente costo dell’energia. Il vostro gesto non è passato inosservato».
Arrivano le prime reazioni alle parole del premier sulla fine dello stato di emergenza. Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha affermato alla stampa: «a fine marzo termina lo stato di emergenza. È un momento importante, che ci deve riempire di soddisfazione. E’ un risultato ottenuto con lo sforzo di tutta la comunità nazionale. Riviviamo le immagini dei tanti sacrifici compiuti, del tanto dolore, dell’angoscia e della sofferenza. Ma adesso abbiamo una data. È stato un percorso sofferto però adesso abbiamo una prospettiva di ripristino della normalità. Adesso dobbiamo assolutamente definire, nel dialogo al governo, anche un piano di alleggerimento di tutte le misure progressivo».
All’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’Policlinico San Martino di Genova, dichiara: «non avevo dubbi su Draghi, dimostra di essere la persona giusta al posto giusto. Draghi ascolta e questo è importante. Il premier ha bravi collaboratori e bravi ministri, ma poi decide lui e ha ascoltato quello che molti di noi hanno detto. Sono misure che ci riportano alla normalità, è il momento della carota dopo il bastone, senza ‘sbracare’ però. Ha deciso bene, bravo Draghi».
Bassetti si esprime anche in merito al ruolo del generale Figliuolo: «mi auguro che con la fine dello stato di emergenza non finisca il ruolo del generale Francesco Paolo Figliuolo, invito il premier Draghi a dare al generale un ruolo che vada oltre l’emergenza. Figliuolo ha gestito così bene e in maniera attenta e precisa l’approvvigionamento e la logistica dei vaccini e dei farmaci. È’ stata la più bella sorpresa di questa pandemia. Sarebbe un dispiacere che una persona di quel valore non servisse il Paese».
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI
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