Approvato l’emendamento in Commissione affari sociali
La Commissione affari sociali della Camera ha approvato l’emendamento che prevede l’introduzione dei ristori educativi con un fondo da due milioni di euro. Si tratta di fondi studiati per gli studenti che non prevedono rimborsi in denaro ma opportunità educative e “di arricchimento” come attività culturali, sportive, soggiorni estivi e altre forme di sostegno sulla base delle ore di insegnamento perse in questi due anni.
L’intenzione ora è di promuovere una call al corpo docente e studentesco per raccogliere le idee e capire di cosa ci sia maggiormente bisogno per recuperare il gap educativo dell’ultimo biennio.
Il progetto prevede un ampio coinvolgimento del Terzo settore. «In Italia – ha detto Paolo Lattanzio, primo firmatario – la dispersione scolastica è risalita al 14%. I ristori educativi non sono solo un intervento riparativo ma servono a costruire senso di comunità e appartenenza e a colmare i più evidenti divari sociali. Un intervento che non è universalistico: noi non daremo 100 euro a chiunque, ma compenseremo i giorni di scuola persi con attività formative».
Un progetto bene accolto da Save The Children. Secondo Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa, l’introduzione dei ristori educativi è un provvedimento “rilevante” perché “a due anni di distanza dall’inizio della pandemia, si riconosce che il danno prodotto dalla crisi non è solo quello economico, ma è anche una perdita educativa che oggi pesa sulle spalle dei bambini e degli adolescenti“.
di: Micaela FERRARO
FOTO: SHUTTERSTOCK
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