Il capo della delegazione russa Medinsky annuncia che sono stati trovati dei punti in comune. Il prossimo incontro potrebbe tenersi già nei prossimi giorni al confine tra la Polonia e la Bielorussia
Ci sarà un secondo round dei negoziati tra Russia e Ucraina. Vladimir Medinsky, capo della delegazione di Mosca, ha dichiarato che “sono stati trovati dei punti su cui è possibile prevedere posizioni comuni”. Secondo Medinsky, citato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti, già nei prossimi giorni potrebbero tenersi nuovi incontri tra la delegazione russa e quella ucraina in una zona al confine polacco-bielorusso.
Il capo della delegazione russa ha dichiarato che “la delegazione russa è pronta a negoziare con l’Ucraina tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo”. Dall’altra parte si chiede un “cessate il fuoco immediato” e il “ritiro delle truppe russe”.
Nonostante questo il consigliere del presidente Zelensky Mykhailo Podolyak ha scritto su Twitter che i negoziati di oggi sono stati “difficili” e la posizione russa “estremamente parziale”.
L’Ucraina ha chiesto il “cessate il fuoco immediato” e il ritiro delle truppe russe.
ll vertice anche il ministro degli Esteri bielorusso, Vladimir Makei che ha accolto le delegazioni di Ucraina e Russia assicurando tutti i delegati che devono sentirsi “completamente al sicuro”. «Il presidente Lukashenko – ha aggiunto Makei – si augura sinceramente che, durante i colloqui di oggi, sarà possibile trovare soluzioni a tutti i problemi riguardo a questa crisi».
Dal lato ucraino del tavolo si sono seduti anche David Arakhamia, leader del partito di Zelensky, il vice ministro degli Esteri Mykola Tochytskyi, ambasciatore ucraino in Gran Bretagna, Mikhailo Podoliak, consigliere del presidente, Rustem Umerov, uno dei tre deputati eletti a Kiev, Andryi Kostin, vice capo del gruppo di contatto trilaterale (Russia, Ucraina e Osce) per un cessate il fuoco nel Donbass.
Per la Russia, accanto a Medinsky, sono arrivati in Bielorussia Alexander Fomin, il generale viceministro della Difesa, e Andrei Rudenko, vice ministro degli Esteri e Leonid Slutsky, capo del Comitato per gli affari internazionali.
di: Francesca LASI
FOTO: EPA/SERGEI KHOLODILIN / BelTA
Ti potrebbe interessare anche: