I nuovi impianti di coltivazione urbana basati sulla tecnologia aeroponica sbarcano nelle principali città, da Milano a Genova
La nuova frontiera del chilometro zero? I centimetri zero. Urbancooltur sta guidando una vera e propria rivoluzione nel sistema agroalimentare, grazie a un sistema di coltivazione sostenibile, con zero spreco di suolo e una riduzione pressoché totale di acqua e fertilizzanti impiegati (-98%).
Queste tecniche di coltivazione urbana sono state brevettate dalla start up Agricooltur, un progetto di agricoltura sostenibile fondato sulla tecnologia aeroponica che è da poco sbarcato anche a Genova.
Basilico, insalata, salvia, menta, cannella, ananas, mizuna green e tanti altri micrortaggi: tutti i prodotti agricoli vengono coltivati “sospesi”, senza terreno e con acqua e altri nutrienti nebulizzati direttamente sulle radici.
Questo sistema permette di optare fra diverse dimensioni delle coltivazioni, dai più piccoli Microhortus al Minihortus e Aerofresh, fino agli impianti con più potenzialità come Hortus, un modulo di coltivazione urbana trasportabile e The plant, serre hi-tech impiegate per riqualificare le zone in cui vengono installate.
A rendere così speciali le caratteristiche organolettiche di queste piantine è quindi il fatto che si mantengono in vita fino al loro utilizzo, venendo coltivate e nutrite direttamente in loco.
Dopo l’esperienza di Milano, sarà la città di Genova la prossima ad essere colonizzata da questa agricoltura a centimetro zero, con un punto Hortus nel Porto Antico e un Plant 240 nell’area simbolica della Radura della Memoria.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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