In mattinata dovrebbero riaprire i corridoi umanitari dopo il fallimento dell’evacuazione di ieri da Mariupol e Volnovakha
Mentre l’avanzata dell’esercito russo non accenna a una tregua le cancellerie occidentali proseguono con l’opera di mediazione. Ieri è stato il turno del premier israeliano Bennet, che si è recato da Putin prima di volare da Scholz al lavoro per “mettere fine alla guerra il prima possibile“. Nella notte Biden ha avuto un nuovo colloquio con Zelensky.
L’incontro fra Bennet e Scholz “è durato 90 minuti ed è stato concentrato sui risultati” dell’incontro fra con Putin: non si conoscono ulteriori dettagli.
Nel frattempo la platea delle voci contrarie alla guerra si allarga: il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, che ha incontrato Blinken, ha ribadito la posizione della Cina: opporsi a qualsiasi mossa getti “benzina sul fuoco“.
Il rappresentante degli Esteri ha chiesto negoziati per risolvere la crisi imminente e trattative di lungo termine per creare un solido ma bilanciato meccanismo di sicurezza europeo. Al contempo, Wang Yi ha ricordato agli Usa come l’espansione a est della Nato abbia effettivamente un impatto negativo sulla sicurezza della Russia.
La guerra al fronte
Nel frattempo, sul fronte ucraino gli scontri non si arrestano. Dopo i bombardamenti di ieri (qui), le forze armate di Kiev hanno lanciato un nuovo allarme: sembra che le truppe russe siano dirette a Kaniv, a 150 km dalla Capitale, per prendere il controllo della diga della centrale idroelettrica.
Solo nelle ultime 24 ore, i russi hanno distrutto 8 aerei militari dell’esercito ucraino, due elicotteri Mi-8 vicino a Kiev e il sistema missilistico di difesa aerea S-300: è il bilancio riportato dalla stessa Mosca, secondo cui il proprio esercito ha preso il controllo di Priyutne, Zavitne-Bazhanne, Staromlynovka, Oktyabrske, Novomaiske.
Il vicecomandante della milizia filorussa dell’autoproclamata di Donetsk (Dpr) Eduard Basurin ha fatto sapere che “in mattinata i corridoi umanitari saranno riaperti a Mariupol e a Volnovakha. Noi speriamo ancora che i comandi ucraini incaricati di difendere le regioni abitate ordinino ai loro subordinati di sbloccare le vie di fuga (…) affinché i civili possano lasciare queste aree popolate“.
Blinken, in visita al confine polacco con l’Ucraina, ha annunciato un accordo con Varsavia per la consegna di jet americani. Erdogan intanto caldeggia per un incontro fra i ministri degli Esteri ucraino e russo in Turchia, in occasione del forum diplomatico di Antalya in programma il prossimo 11 marzo.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/ROMAN PILIPEY
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