È fissato per il 14 marzo ma è stato bocciato per “mancato rispetto del termine di preavviso”
La Commissione di garanzia per lo sciopero ha bocciato lo stop dell’autotrasporto italiano, che era stato proclamato per lunedì 14 marzo dalle aziende di autotrasporto a livello nazionale per “causa di forza maggiore”.
Il commissario delegato della Commissione, Alessandro Bellavista, ha comunicato che potrebbe non essere possibile avviare la mobilitazione.
Infatti, l’informativa inviata a Trasportounito-Fiap, e ministeri delle Infrastrutture e Interno rileva il “mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni” e richiama “l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione”.
Intanto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani si è scagliato contro l’aumento dei prezzi (leggi qui): «stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi, una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini – e ha aggiunto la necessità di stabilire un prezzo massimo a livello europeo. – È necessario stabilire prezzo massimo oltre il quale gli operatori europei non possono andare, è fondamentale. Chiunque esporta gas non può fare i conti senza l’Europa: serve un tetto massimo per il prezzo del gas, un costo appetibile da non affossare il mercato; si può discutere intorno ad una cifra di 80 euro megawatt/ora che è già il doppio di quanto pagavamo un anno fa. E se fisso il prezzo del gas, fisso anche il prezzo per l’ energia elettrica».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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