Il 13% in più rispetto a febbraio e il 22,9% rispetto a un anno fa
Secondo il Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, i lavoratori che sono stati ricercati dalle imprese per il mese di marzo ammontano a 359 mila, 41 mila in più rispetto a febbraio, in aumento del 13%, e 67 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2021, il 22,9% in più.
La domanda di lavoro tiene duro, nonostante la crescente preoccupazione per le conseguenze del conflitto in Ucraina, in particolar modo la crescita dei costi energetici e delle materie prime.
Nelle previsioni delle imprese cresce ancora la difficoltà di reperimento: le entrate programmate ammontano al 41,1%, in aumento di 9 punti percentuali rispetto a marzo 2021.
Nel settore industriale, nel mese di marzo ci sono state oltre 112 mila entrate, in crescita del 2,2% rispetto al mese scorso; tiene anche il manifatturiero: 75 mila entrate, con a capo le industrie della meccatronica (20mila lavoratori), metallurgiche (18mila), alimentari, di bevande e tabacco (9mila).
Nel settore dei servizi, i contratti di lavoro che sono stati offerti quest’anno sono stati oltre 246 mila. In testa, per le opportunità di lavoro offerte, ci sono i servizi di alloggio, ristorazione e turistici, che hanno quasi 64 mila entrate programmate; segue il commercio con 44 mila e i servizi alle persone con 40 mila.
Per quanto riguarda le tipologie di contratto, dominano quelli a tempo determinato, che coprono 184 mila profili ricercati, pari al 51,3% del totale. A seguire i contratti a tempo indeterminato, che sono 78 mila, i contratti di somministrazione (41mila), gli altri contratti non alle dipendenze (24mila), i contratti di apprendistato (16mila), gli altri contratti alle dipendenze (10mila) e i contratti di collaborazione (6mila).
Secondo le imprese c’è difficoltà di reperimento per il 41,1% delle assunzioni; per gli operai specializzati la difficoltà aumenta al 58,4%, per i dirigenti al 56,1%, per le professioni tecniche al 48%, per le professioni intellettuali e scientifiche al 44,1%.
Perchè questa difficoltà? In primo luogo per la mancanza di candidati, 24%; segue la preparazione non adeguata che pesa per il 14,3% dei profili ricercati. Geograficamente, le zone dove si fa più fatica a reperire le persone sono il Nord Est, che trova difficoltà per il 46,9% delle figure ricercate; segue il Nord Ovest, con il 41,2%, il Sud e Isole con 38,6% e il Centro con 36,6%.
Le figure di più difficile reperimento sono Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (67,2%), Artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (67,1%), Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica (65,8%), Tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (61,1%), Meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (61,0%).
di: Micaela FERRARO
FOTO: SHUTTERSTOCK
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