
Il 54,2% dei clienti bancari italiani preferirebbe smettere di utilizzare il cash, nonostante l’opposizione di vari esercenti
L’Italia è il Paese europeo più incline ai pagamenti alternativi al cash, ma è una tendenza che non viene accolta da esercenti e altri settori. Italia e Spagna, infatti, sono i Paesi con la percentuale più alta per quanto riguarda le restrizioni ai metodi di pagamento alternativi.
Rispetto ad altri Paesi europei in Italia viene richiesto l’uso del contante per usufruire di servizi quali autostrade (13% della popolazione intervistata nel 2021) e stazioni di servizio (12,8%). Il 27,5% degli intervistati ha dovuto pagare in contanti per il trasporto pubblico e il 12,8% per gestioni delle amministrazioni pubbliche (tasse, multe e imposte).
La tendenza è stata inizialmente spinta dalla pandemia da Covid-19, ma si mantiene costante. Per il 53% degli italiani carte di credito, di debito e prepagate sono il mezzo di pagamento preferito, mentre solo il 19,3% propende per il denaro contante e il 10,1% i “wallet”. Il pagamento “wallet”, in Italia, è stato il mezzo di pagamento più utilizzato nell’ultimo mese (33,7%) ed è il mezzo di pagamento principale per il 7,7% dei clienti bancari. Solo per quanto riguarda l’uso di app di pagamento “peer to peer” gli italiani hanno una delle percentuali più basse in Europa, il 21,5% contro il 57% spagnolo.
L’utilizzo di carte di credito e di debito è in leggero aumento in Italia, l’85,9% degli intervistati nel 2021 aveva una carta di debito rispetto all’84,5% del 2020. Diminuito invece l’uso delle carte prepagate: 66,8% nel 2021 rispetto al 75,3% del 2020.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: PIXABAY
Ti potrebbe interessare anche: