
Von der Leyen: “l’Ue manterrà la pressione su Mosca finché non si fermerà l’invasione”. Fico: “la diplomazia è fondamentale”
Proseguono gli scontri sul suolo ucraino. Le forze russe hanno attaccato con i missili l’aeroporto di Dnipro distruggendo la pista e provocando gravi danni al terminal. Intanto dal Viminale fanno sapere che in Italia sono giunti 44.008 profughi.
Zelensky è tornato a rivolgersi agli alleati occidentali: «le armi che forniscono all’Ucraina in una settimana ci durano per 20 ore, per questo siamo costretti a riutilizzare gli equipaggiamenti sottratti ai russi». Ha denunciato, in video collegamento da Kiev con i leader dei Paesi nordici e baltici della Joint Expeditionary Force radunati oggi a Londra dal premier britannico Boris Johnson. «Aiutandoci, aiuterete voi stessi – ha insistito Zelensky per poi aggiungere accorato: – sapete di quali armamenti abbiamo bisogno, lo sanno tutti».
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio durante la sua visita in Moldavia ha annunciato: «ci sono anche italiani che sono ancora bloccati in alcune di queste città dell’Ucraina. Continueremo a lavorare per portarli via, ne abbiamo già salvati oltre 200». Il ministro ha inoltre aggiunto: «in queste ore sono stato qui in Moldavia per firmare una dichiarazione congiunta con Chisinau per aiutarli a sostenere l’incredibile crisi umanitaria dei cittadini ucraini. Potremmo arrivare in Europa a cinque milioni di cittadini ucraini rifugiati. Rappresenta la più grande crisi umanitaria che l’Europa abbia vissuto dalla Seconda guerra mondiale». Relativamente alle trattative, Di Maio ha dichiarato che è una strada “in salita”: «Zelensky ha fatto un’apertura molto chiara sia sulla Nato, sia sulla questione territoriale del Donbass e della Crimea, ma Putin sta dimostrando di non volere la pace – ha detto – la nostra priorità deve andare sui cessate il fuoco locali, ma non in orario d’ufficio, di 8-9 ore, ma per un periodo consono per evacuare i civili».
Intanto l’Unicef ha lanciato l’allarme: ogni minuto nel Paese un bambino diventa un rifugiato. Circa 1,4 milioni di bambini sono fuggiti dall’Ucraina da quando l’invasione russa è iniziata il 24 febbraio: «in media ogni giorno negli ultimi 20 giorni in Ucraina, più di 70.000 bambini sono diventati rifugiati, essenzialmente un bambino che diventa rifugiato ogni minuto dall’inizio del conflitto», ha spiegato James Elder, portavoce dell’agenzia Onu per l’infanzia Unicef.
Non sono le uniche vittime: tre giornalisti sono stati uccisi e almeno 35 feriti dall’inizio della guerra. Lo ha annunciato la responsabile per i diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, su Telegram.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha rilasciato questa mattina una conferenza stampa durante la quale ha commentato il nuovo pacchetto di sanzioni varato dall’Ue per fermare l’invasione russa: «l’economia russa non è stata schiacciata dalle sanzioni occidentali – ha detto – ogni difficoltà è un’opportunità di sviluppo. Il lavoro delle delegazioni continua e questo è un fatto positivo». Peskov però ha annunciato che non riesce a prevedere l’esito dei negoziati.
Il presidente della Camera Roberto Fico ha ribadito l’appoggio dell’Italia e dell’Ue all’Ucraina: «è giusto aiutare, è giusto che l’Ue abbia finalmente dato in pochissime ore una risposta da tutti i punti di vista, anche finanziario, umanitario». Fico ha spiegato che è importante che il Parlamento si sia dimostrato unito sulle risoluzioni, ma che rimane fondamentale la diplomazia.
Dello stesso parere la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen: «accolgo con favore la rapida adozione da parte degli Stati membri dell’Ue del quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Ciò paralizzerà ulteriormente la capacità di Putin di finanziare questa guerra ingiustificata. L’Ue e i suoi partner manterranno la pressione sul Cremlino fino a quando non fermerà l’invasione dell’Ucraina».
Nel pomeriggio Stoltenberg ha ribadito l’impegno della Nato per la difesa militare del territorio degli alleati, confermando l’invio di materiale bellico e aiuti umanitari in Ucraina e accusando la Russia di fabbricare menzogne in merito all’impiego di armi chimiche, usate come “false flag”.
Nel frattempo proseguono i negoziati come confermato dal consigliere della Presidenza ucraina Mykhailo Podolyak; domani si riunirà il G7 parlamentare e venerdì Draghi incontrerà a Roma Sanchez e Costa.
Contestualmente, il Tesoro americano ha approvato nuove sanzioni alla Russia che colpiscono anche il presidente bielorusso Lukashenko e la sua famiglia. Nel botta e risposta delle sanzioni, Mosca ha reagito imponendo misure restrittive in capo a Biden e Blinken. Al presidente Usa è stato vietato di fare ingresso in Russia.
Con un video su Telegram Zelensky è tornato a puntare il dito contro “le aziende e corporation che non hanno ancora lasciato il mercato russo, avrebbero dovuto farlo all’inizio“. Fra le società citate dal presidente ci sono Nestlé, le banche Raiffeisen Bank e Société Générale, Samsung, Bayer, Sanofi, colpevoli di muovere “miliardi di dollari che nutrono la macchina da guerra russa“.
In serata è arrivata la notizia della morte di un altro reporter: nello stesso incidente che ieri ha coinvolto il corrispondente Benjamin Hall è morto il cameraman della Fox News Pierre Zakrzewski. Il giornalista aveva una lunga esperienza nei teatri di guerra.
In seguito al medesimo attacco nel nord ovest di Kiev è morta anche la giornalista ucraina Alexandra Kuvshinova, che si trovava in un’auto colpita insieme a Zakrzewski e Hall, che si è sottoposto a un intervento per l’amputazione di una gamba. La Fox non ha confermato la collaborazione di Kuvshinova con i suoi reporter.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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