Anche oggi in primo piano i discorsi di alcuni membri della Bce e della Fed
Apertura positiva per le Borse europee questa mattina. Nei primi minuti di contrattazione l’indice inglese Ftse 100 avanza dello 0,3%, mentre il Dax di Francoforte e il Cac40 di Parigi salgono rispettivamente dello 0,28% e dello 0,02%.
Piazza Affari parte tonica. Il Ftse Mib segna +0,49% a quota 24.4213 punti. Tra le singole storie di Piazza Affari ancora sugli scudi anche oggi Leonardo (+2,26%) che con la controllata statunitense Leonardo Drs ha firmato un accordo vincolante per la vendita del business Global Enterprise Solutions (Ges) a Ses per un importo pari a 450 milioni di dollari (ne abbiamo parlato qui). In corsa anche oggi i titoli oil (+1,3% Tenaris, +1,03% ENI). Tra le big del listino milanese poco mossa TIM (+0,03%) con le ultime indiscrezioni che vedono riattivarsi le discussioni con Open Fiber in merito alla valenza industriale del progetto rete unica.
I futures di Wall Street viaggiano piatti (Dow Jones a +0,01%, S&P 500 a -0,1%, Nasdaq a -0,11%). Dal canto loro, i mercati asiatici sono ben impostati. Tokyo sale dell’1,48%, mentre Shanghai e Hong Kong fanno segnare un +0,19% e un +2,28%.
L’attenzione resta sempre catalizzata dalla guerra in Ucraina e dalle negoziazioni tra Mosca e Kiev per raggiungere un accordo. Inoltre, sul fronte della politica monetaria, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ieri ha detto che la banca centrale statunitense è pronta ad aumentare i tassi di interesse con incrementi anche di oltre 25 punti base al prossimo o ai prossimi incontri qualora dovesse ritenere tali misure appropriate per ridurre l’inflazione ai massimi da 40 anni (guarda qui). Ieri sera l’agenzia Fitch ha abbassato le stime di crescita del Pil globale con l’intensificarsi delle pressioni inflazionistiche e le ripercussioni legate alla crisi Russia-Ucraina, che minaccia l’approvvigionamento energetico (leggi qui).
Sul valutario l’euro perde terreno contro il dollaro, soprattutto dopo il discorso di Powell. Il cambio viaggia in ribasso dello 0,39% a 1,0971, mentre lo Us Dollar Index guadagna lo 0,46% a 98,95 punti. Di segno diverso l’andamento dell’euro rispetto allo yen visti i toni da colomba della Banca del Giappone, con il cross in rialzo dello 0,44% a 132,16. Piatto a 1,0280 la coppia euro/franco.
Anche oggi l’agenda macro è avara di pubblicazioni rilevanti, eccezion fatta per l’indice settimanale Redbook negli Stati Uniti nel primo pomeriggio italiano. L’attenzione sarà monopolizzata ancora una volta dagli interventi dei banchieri centrali sia della Bce sia della Fed, tra cui ancora Christine Lagarde.
di: Maria Lucia PANUCCI
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