Saltata norma che consentiva di sospendere appalti per caro-prezzi
«Un dietrofront inconcepibile da parte del Governo»: così Gabriele Buia, presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili, ha commentato la decisione di eliminare dall’ultimo decreto energia la norma che dava alle imprese la possibilità di prorogare o sospendere i lavori a causa dei rincari delle materie prime.
La filiera delle costruzioni lancia così l’allarme per il rischio chiusura dei cantieri. «Quella norma, che peraltro concedeva solo una tregua senza individuare una soluzione duratura, era l’unico strumento a disposizione delle imprese per non abbandonare del tutto i cantieri, vista l’impossibilità di proseguire i lavori con i costi attuali e la scarsità di materiali», ha aggiunto.
Le imprese stanno ancora aspettando di ricevere i fondi stanziati per il primo semestre 2021, quando i costi delle materie prime erano la metà di quelli di adesso. Per questo secondo il presidente dei costruttori occorre agire subito con la stessa efficacia con la quale si è intervenuti sul caro energia. «Ci vogliono risorse importanti che vanno stanziate subito e tempi più lunghi per la realizzazione delle opere, altrimenti salta tutto. Non siamo noi che lo diciamo è la realtà delle cose», ha concluso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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