Entro il 2022 anche le partite Iva con regime fiscale agevolato dovranno adeguarsi agli strumenti per digitalizzare le proprie fatture
Come avevamo annunciato anche qui, il via libera del Consiglio europeo ha dato l’ok all’obbligo della fatturazione elettronica anche per le partite Iva in regime forfettario in Italia. Ancora non è stata resa nota una data certa per lo scattare dell’obbligo che comunque dovrebbe arrivare nel 2022.
Ricordiamo che la fatturazione elettronica è un formato digitale con il quale si sostituisce il cartaceo nell’emissione e nella trasmissione delle fatture. Con questo strumento aumentano la trasparenza e l’efficienza delle proprie comunicazioni, riducendosi così anche gli spazi per l’evasione.
Ad oggi per i regimi forfettari la fatturazione elettronica è obbligatoria solo per le fatture emesse nei confronti della pubblica amministrazione, ma non sono poche le partite Iva che sfruttano già questo strumento.
Secondo gli ultimi dati, la fatturazione elettronica entrata in vigore nel 2019 (non per i regimi forfettari) ha già consentito al Tesoro di recuperare imposte per circa due miliardi di euro.
Il discorso potrebbe essere un po’ diverso per i regimi forfettari che, fatturando mediamente meno, andrebbero incontro a maggiori costi con l’introduzione dell’obbligo; per ovviare a questo problema l’Italia ha messo a disposizione gratuitamente varie soluzioni per il passaggio a questo strumento digitale.
Parliamo nello specifico di un’app e di una serie di software che la partita Iva potrà scaricare gratuitamente per implementare il suo metodo di fatturazione rendendolo più automatico, evitando errori e accorciando tutte le tempistiche.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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