Vediamo in cosa consiste il disegno di legge che mira a sostenere le famiglie con un pacchetto di misure pensate ad hoc
Il Senato ha approvato definitivamente il cosiddetto Family Act, con 193 voti favorevoli. Solo 10 sono stati i contrari e 15 le astensioni. La legge contiene deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia.
8 gli articoli che compongono il Family Act. Tra le misure spicca l’assegno universale: è mensile e verrà corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età di ciascun figlio, ad eccezione di quelli disabili per i quali non sussistono limiti di età. L’assegno verrà erogato tramite una somma di denaro o mediante il riconoscimento di un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione. Nel caso di figli successivi al primo, l’assegno subirà una maggiorazione del 20%, così anche nel caso di figli a carico con handicap. E’ attribuito indistintamente in una quota base a tutti nuclei familiari con uno o più figli, cui viene aggiunta una quota variabile determinata per scaglioni dall’indicatore Isee.
Interessanti novità riguardano anche i congedi parentali. Si stabilisce un periodo minimo non inferiore ai due mesi di congedo parentale non cedibile all’altro genitore per ciascun figlio. Si prevede inoltre un periodo di congedo obbligatorio non inferiore a 10 giorni lavorativi per il padre lavoratore nei primi mesi di nascita del figlio e che il diritto al congedo sia concesso a prescindere dallo stato civile o di famiglia del genitore lavoratore. La misura contempla anche un permesso retribuito, di almeno cinque ore, nell’arco di un anno scolastico per i colloqui con i professori dei figli.
Importante e corposa è tutta la parte che riguarda gli incentivi al lavoro femminile con l’introduzione dell’indennità integrativa del 30% della retribuzione per le madri lavoratrici erogata dall’Inps, per il periodo in cui rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio; la deducibilità delle spese per le baby-sitter tenendo conto dell’Isee; la modulazione graduale della retribuzione percepita dal lavoratrice nei giorni di astensione nel caso di malattia del figlio; forme incentivanti per i datori di lavoro che stabiliscono modalità di lavoro flessibile. La misura prevede inoltre che ai genitori di figli con età inferiore a 14 anni sia riconosciuto il lavoro agile; una quota del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, per l’avvio delle nuove imprese start up femminili e l’accompagnamento per i primi due anni. Soddisfatta la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo che al termine del Cdm ha detto: “Intendiamo incentivare il lavoro delle donne. Sono tante quelle inattive costrette a lasciare il posto di lavoro: incentivi importanti per rafforzare il ruolo le donne nel contesto lavorativo, anche nel Mezzogiorno“.
Importanti incentivi riguardano anche i giovani e la loro istruzione con detrazioni fiscali delle spese sostenute per l’acquisto di libri universitari per ogni figlio maggiorenne a carico, iscritto all’università, che non goda di altre forme di sostegno per l’acquisto dei testi; detrazioni fiscali per le spese relative al contratto di affitto di abitazioni per i figli maggiorenni iscritti ad un corso universitario; sostegno economico ed agevolazioni fiscali per le giovani coppie, con non più di 35 anni, che devono pensare all’affitto della prima casa.
Infine anche uno sguardo all’infanzia con la previsione di un buono per il pagamento delle rette degli asili nido e l’assegno di natalità.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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