L’emendamento alla legge delega fiscale potrebbe permettere ai cittadini di ricevere subito i rimborsi delle detrazioni fiscali, incentivando i pagamenti tracciabili
Cashback fiscale: ecco come funziona l’emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle, ora al vaglio della commissione Finanze alla Camera nell’ambito della legge delega fiscale.
La proposta, emersa in Commissione Anagrafe Tributaria, mira a semplificare la modalità attraverso la quale i contribuenti ricevono la parte detraibile di alcune delle spese che hanno sostenuto. Come spiega Informazione Fiscale, “gli oneri detraibili che uscirebbero dal modello 730 sarebbero quelli indicati dall’articolo 15, comma 1 del TUIR, quali ad esempio gli interessi passivi dei mutui, le spese veterinarie, le spese scolastiche e universitarie e le erogazioni liberali“. Le detrazioni fiscali, dunque, diventerebbero rimborsi diretti erogati tramite apposite piattaforme.
I rimborsi, come si legge nella proposta rimodulata dal Mef, dovrebbero avvenire “senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica” e, nel riordino delle detrazioni, “le risorse derivanti dalla loro eventuale eliminazione o rimodulazione” sarebbero destinate ai contribuenti Irpef “con particolare riferimento a quelli con redditi medio-bassi“.
In prima istanza, l’idea della Commissione Parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria era di introdurre il cashback fiscale utilizzando l’App IO. Ora l’ipotesi è che questo nuovo strumento possa, invece, servirsi di IDPay, la piattaforma annunciata dal ministro per l’Innovazione, Vittorio Colao, studiata proprio per l’erogazione di bonus e agevolazioni ai cittadini e alle imprese.
Il cashback fiscale potrebbe riguardare in ordine di priorità le spese sanitarie con la possibilità di ricevere subito le detrazioni del 19% previste per l’acquisto dei farmaci, purché pagati con un mezzo di pagamento elettronico.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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