
Il ministro si augura che il settore possa superare in volume e valore il corrispettivo francese e spagnolo
Si apre oggi, a Verona, il Vinitaly: la celebrazione del vino italiano sulla vetta del mondo, rimandato lo scorso anno a causa della pandemia (ne avevamo parlato qui). A inaugurare il salone c’era il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.
«Per il Vinitaly è un’edizione che segue un 2021 incredibile: 7,1 miliardi di esportazioni con l’export agroalimentare che ha fatto tutti i record. Una filiera corta e che funziona, una grande eccellenza italiana» – ha detto il ministro.
«Però non diamo per scontato ciò che abbiamo e non diamo per scontato che dobbiamo continuare a essere secondi per volume e per valore. Dobbiamo essere i primi i volume e in valore, superare la Francia e superare la Spagna. Possiamo farlo perché il vino rappresenta il nostro Paese nel mondo. Credo che ci siano tutte le possibilità per far crescere la filiera vitivinicola italiana – sottolinea Patuanelli, e aggiunge: «oggi siamo qui per crescere in consapevolezza di ciò che abbiamo ma anche per capire quello che serve e fare quel passo per superare i nostri competitor».
Il ministro ha anche annunciato un nuovo decreto contro il caro energia e materie prime: «è evidente che il tema del prezzo dell’energia, dell’aumento dei fattori della produzione è un tema centrale in questo momento ed è orizzontale a tutti i settori produttivi. Il Governo, nei diversi provvedimenti, ha già stanziato più di 20 miliardi per calmierare l’aumento dei costi energetici. Avremo un nuovo decreto dopo Pasqua con le stesse finalità si farà quello che è necessario fare per sostenere le imprese».
«C’è poi un problema di approvvigionamento, è evidente perché è chiaro che produrre vetro in questo momento è costosissimo, produrre carta è costosissimo e molte aziende stanno limitando la loro produzione proprio per non essere costrette a pagare queste cifre. Credo debba essere fatto un ragionamento ancor più profondo su come sostenere le imprese che hanno questi costi di produzione» – ha spiegato.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/EMANUELE PENNACCHIO
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