E’ aumentato di 22,4 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.736,6 miliardi
Nuovo record per il debito pubblico italiano. Secondo quanto riportato da Bankitalia a febbraio il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 22,4 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.736,6 miliardi. L’aumento, spiega l’istituto, è dovuto principalmente all’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro (18,2 miliardi, a 102,0); vi hanno inoltre contribuito il fabbisogno (2,4 miliardi) e l’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,8 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 21,1 miliardi mentre quello delle amministrazioni locali di 1,3 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressochè invariato. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 25,5% a fine febbraio (0,1 punti percentuali in più rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito è rimasta stabile rispetto a gennaio, a 7,6 anni.
Sempre a febbraio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 35,9 miliardi, in aumento del 23,2 per cento (6,8 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2021. Nel primo bimestre dell’anno sono state pari a 75,7 miliardi, in aumento del 15,1% (9,9 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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