In alcune località si sentirà l’assenza di turisti russi e ucraini “non solo dal punto di vista dei numeri ma, soprattutto, per la propensione alla spesa, sempre superiore alla media”
Prove d’estate in questo soleggiato weekend pasquale, che vedrà aperto il 50% degli stabilimenti balneari sul territorio italiano.
«Ci aspettiamo tanti italiani e stranieri in spiaggia per la Pasqua 2022» ha spiegato il presidente del sindacato italiano balneari aderente a Fipe Confcommercio Antonio Capacchione.
Sul comparto incombe però l’ombra della guerra. «Come è facile prevedere in alcune località mancheranno i turisti russi e quelli ucraini, un danno non solo dal punto di vista dei numeri, ma, soprattutto, per la propensione alla spesa, sempre superiore alla media» conferma in proposito Capacchione.
Ad ogni modo, «ovunque le prospettive sono positive e siamo pronti a ripartire e ad offrire quei servizi che, da sempre, rappresentano il fiore all’occhiello del nostro turismo, unici al mondo e caratteristica del made in Italy».
Nonostante lo spettro della pandemia sia sempre meno preoccupante, molti stabilimenti hanno deciso di mantenere le distanze già adottate fra gli ombrelloni, a garanzia di qualità e comfort.
«Nonostante i gravi e colpevoli ritardi del governo nel mettere in sicurezza amministrativa questo settore, ci siamo impegnati, come sempre, a fornire quei servizi che il mondo ci invidia» chiosa infine il presidente.
Proprio sulle problematiche del settore “è urgente un intervento legislativo nazionale che, da una parte elimini gli effetti devastanti della sentenza dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, dall’altra dia certezza agli operatori e, soprattutto, incentivi gli investimenti nel settore“, conclude.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/GABRIELE DE RENZIS
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