L’Emilia Romagna (ma non solo) ha previsto un sostegno per il pagamento delle rette dei centri estivi
Con l’introduzione dell’assegno unico universale sono state inglobate in un’unica misura tutte le forme di sostegno precedentemente previste per le famiglie (leggi anche qui). Fra le prestazioni associate all’assegno unico non si fa però menzione di alcune agevolazioni previste nel 2021, a partire dal bonus baby sitting e centri estivi.
Per sopperire a questa necessità è comunque possibile fare riferimento ai sostegni erogati territorialmente. A fare da apripista in tal senso è l’Emilia Romagna: la giunta ha infatti confermato anche per il 2022 un sostegno per le rette dei centri estivi, stanziando 6 milioni di euro delle risorse del Fondo sociale europeo.
I destinatari di questo contributo sono famiglie con figli dai tre ai 13 anni (17 se con disabilità certificata); per ciascun figlio è possibile ricevere fino a 336 euro, nel limite di 112 euro a settimana.
Con questo contributo le famiglie potranno coprire il costo parziale o totale per la frequenza dei centri estivi. Ad ogni modo è possibile richiedere la misura “se anche un solo genitore è impegnato in modo continuativo in compiti di cura, se nel nucleo familiare è presente una persona con disabilità grave o non autosufficiente“.
Come specificato dalla stessa Regione, i contributo saranno concessi alle famiglie, anche affidatarie, “composte da entrambi i genitori, o uno solo in caso di famiglie monogenitoriali, occupati e residenti in Emilia-Romagna“.
Il contributo è altresì richiedibile dalle famiglie in cui uno o entrambi i genitori sono in cassa integrazione, mobilità o disoccupazione, purché sottoscrittori di un Patto di servizio come politica attiva per il lavoro.
Per ottenere il contributo è necessario avere un Isee 2022 (o, se non se ne fosse in possesso, 2021) non superiore ai 28mila euro.
Indipendentemente dalla condizione reddituale familiare, sono ammessi al contributo anche “bambini e i ragazzi con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/1992 di età compresa tra i 3 e i 17 anni (nati all’01/01/2005 ed entro il 31/12/2019)“.
La quota maggiore di fondi spetterà alla provincia di Bologna (1.330.135 euro). Nel caso in cui il numero di domande dovesse eccedere le finanze messe a disposizione, verrà elaborata una graduatoria in funzione del requisito Isee per accertare gli aventi diritto.
Oltre all’iniziativa dell’Emilia Romagna, vi sono anche altri contributi territoriali da tenere d’occhio. Ad esempio il Comune di Aosta ha previsto una serie di voucher per sostenere le famiglie che vogliano portare i propri figli nei centri estivi privati.
In questo caso di tratta di un sostegno su richiesta e nella modalità del rimborso, dedicato a famiglie con minori dai quattro ai 17 anni che partecipino alle attività dei centri estivi di operatori socio-economici collocati “principalmente sul territorio del Comune di Aosta, e in subordine, sul territorio Regionale“.
L’importo del contributo in questo caso, distribuito per quattro settimane, è proporzionale all’Isee. Da zero a 8mila il sostegno è pari a 75 euro a settimana, da 8mila a 15mila 40 euro settimanali e da 15mila a 22mila 25 euro a settimana.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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