
I giovani dalle favelas escono dalla povertà grazie NFC e account Twitch
Il mondo dei videogiochi, diventa un’opportunità di riscatto per i molti giovani che vivono in condizioni difficili. Soprattutto in Brasile i giovani abitanti delle favelas hanno capito che per sfuggire, o almeno tentare di sfuggire, alla morsa della povertà una strada poteva essere attraverso i videogames.
Alcuni hanno deciso di aprire un account sul social Twitch così da giocare insieme a centinaia di persone in tutto il mondo e chi ha puntato sulle competizioni degli e-sports. Ancora, qualcuno ha puntato sugli NFT e, grazie ai soldi ottenuti tramite criptovalute, sta migliorando la vita offline grazie a un’organizzazione sociale. Non solo, quindi, la forza dei videogames in quanto meccanismo di evasione dalla realtà, ma trampolino di lancio per cambiare la propria vita reale.
Il Brasile si sta affacciando, incontrando ancora molte difficoltà, al mondo videoludico e virtuale in generale. Anche qui, è stata la pandemia ad accelerare un processo che andava a rilento come la realtà di Afro Games che nasce con l’intenzione di combattere povertà sociale, monetaria ed educativa, fondata da un ex dirigente musicale affascinato dalla possibilità di aprire le porte alla vita online, Ricardo Chantilly. Grazie ai suoi investimenti in una scuola 100 tra studenti e studentesse oltre alle lezioni canoniche seguono corsi di lingua inglese e di programmazione, non solo, i ragazzi percepiscono uno stipendio di 170 euro circa al mese, che permette loro di continuare a studiare senza dover smettere per andare a lavorare.
Non servono mezzi impossibili, come testimonia lo streamer Augusto: per sostenersi attraverso Twitch sono sufficienti le entrare prodotte da 850 followers.
Gean Guilherme Santos Lopes, invece, dalla favelas di Rio de Janeiro, a 21 anni, ha deciso di lavorare con il mondo delle criptovalute. Tramite NFT è riuscito ad aiutare le famiglie della favela con donazioni di generi alimentari e di cura della persona. Solo grazie all’NFT “Paulinho’s Shack” è riuscito a ricostruire l’abitazione di un’anziana.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: PIXABAY
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