Nel primo trimestre del 2022 il colosso della chimica Basf registra ottimi risultati nelle vendite, confermando la propria presenza strategica in Italia
Risultato “storico” per la multinazionale chimica Basf che nel primo trimestre del 2022 registra un giro d’affari di oltre due miliardi di euro. In Italia le vendite del gruppo hanno toccato quota 2,288 miliardi di euro, con una crescita del 41,6% rispetto al 2021.
Il dato aggiornato conferma la rilevanza del gruppo nel nostro Paese, dove Basf è presente da 75 anni ed è seconda in Europa per fatturato.
In particolare, hanno contribuito a questo risultato tutti i segmenti di business; il Chemicals nello specifico è cresciuto del 75,4% rispetto al 2020, grazie soprattutto alle soluzioni per l’isolamento termico degli edifici sul quale hanno pesato positivamente gli incentivi edilizi del Governo.
Bene anche i settori Surface Technologies (+71.3%) e Materials (+46,9%). Quest’ultimo segmento ha registrato un buon risultato anche grazie alle vendite di sistemi poliuretanici per l’industria calzaturiera e del legno arredo, entrambi fiori all’occhiello della manifattura Made in Italy.
Nonostante le buone prospettive, “l’anno in corso si prospetta tuttavia più incerto del precedente a causa della crisi in Ucraina e le sue conseguenze sulla mancanza di materie prime“, come ha spiegato l’ad e vicepresidente di Basf Italia Lorenzo Bottinelli.
«Sul fronte della crisi energetica, siamo convinti che l’economia circolare possa essere una risorsa per fronteggiarla – prosegue Bottinelli, aggiungendo che – Basf da tempo lavora in questa direzione e continuerà a farlo, perché economia circolare e transizione energetica sono processi che non possiamo rimandare, che ci permettono di realizzare un sistema economico più sostenibile e meno esposto a crisi globali».
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/BENOIT TESSIER
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