
Crollano tutti i comparti dei veicoli industriali con circa 700 unità immatricolate in meno rispetto allo scorso anno. Starace: “urgente sostenere il rinnovo del parco”
Si conferma in profondo rosso il mercato dei veicoli industriali che registra ad aprile un crollo di tutti i comparti di riferimento (-26,9%), con circa 700 unità immatricolate in meno rispetto allo scorso anno. E’ quanto fotografa l’UNRAE, secondo cui in particolare segnano una caduta a doppia cifra sia i veicoli leggeri sotto le 6 tonnellate (-23,6%) sia i pesanti sopra le 16 tonnellate (-25,9%) e sprofondano i medio-leggeri che perdono il 33,2% sul 2021.
«E’ evidente che i sostegni al settore dell’autotrasporto stiano perdendo di efficacia – sottolinea Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE – nonostante gli impegni profusi dal Governo nel fornire risposte concrete al comparto, che danno ossigeno nel breve periodo ma non contribuiscono a sostenere la domanda di veicoli nuovi nel medio-lungo termine, a discapito della transizione ecologica e della sicurezza stradale».
L’UNRAE ha chiesto quindi al Governo, anche in ragione dell’anzianità del parco circolante e delle limitate risorse disponibili, di adoperarsi affinché i mezzi ante Euro V vengano sostituiti a favore di veicoli di ultima generazione, attraverso interventi di indirizzo che seguano il principio “chi più inquina più paga”, portandone così alla progressiva dismissione.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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