Cresce ma in modo modesto il mercato dei veicoli industriali. A febbraio il settore ha evidenziato un +2,1%, con un totale di 2.257 mezzi registrati rispetto ai 2.211 dello stesso periodo dell’anno precedente. Analizzando le diverse categorie di peso, si osserva un incremento delle immatricolazioni sia per i veicoli leggeri fino a 6 t, che segnano un avanzo del 47,7%, sia per i mezzi medio-leggeri nella fascia di peso compresa tra le 6,01 e le 15,99 t, in aumento a +18,6%. Al contrario, risultano in flessione i veicoli pesanti di massa uguale o superiore a 16 t, che scendono dell’1,5% su base annua.
«Desta forte preoccupazione la flessione del comparto dei veicoli pesanti – ha detto Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE. – Alla luce di questa tendenza, aggravata da un contesto di forti incertezze geopolitiche, economiche e finanziarie, risulta più che mai necessario che il Governo elabori urgentemente una politica di sostegno continuativa e duratura, al fine di sostenere un settore strategico per l’economia del Paese quale il trasporto stradale delle merci. Il mercato è infatti alla ricerca di certezze che possono arrivare solo attraverso interventi strutturali che forniscano segnali coerenti e tangibili verso il rinnovo del parco veicolare. Accogliamo con favore il rifinanziamento delle misure dedicate alla messa in sicurezza di strade e infrastrutture, adottate recentemenete con la revisione del PNRR. Tuttavia, riteniamo che, al fine di incrementare concretamente i livelli di sicurezza stradale, gli interventi non possano limitarsi alla sola rete viaria, bensì debbano considerare anche l’ammodernamento dei veicoli circolanti nel nostro Paese, che scontano ancora un’età media di gran lunga più elevata rispetto agli standard europei»