L’Ue lavora ad un piano per pagare le forniture di gas russe senza violare le sanzioni. Le attività Renault in Russia passano a Mosca
La Germania prevede uno stop alle importazioni di petrolio dalla Russia entro la fine dell’anno, anche se l’Unione Europea non riuscirà a concordare un embargo. Lo ha riferito Bloomberg citando fonti del governo tedesco e spiegando che Berlino si sta adoperando per concludere accordi fornitori alternativi, anche se al momento non si sa quali siano.
Intanto Bruxelles pensa a come permettere alle società europee di pagare i rifornimenti energetici senza andare contro le misure approvate per colpire l’economia di Mosca dopo l’attacco all’Ucraina. Le indicazioni prevedono comunque che i pagamenti avvengano in euro o in dollari. I 27 Stati membri non sarebbero però ancora tutti sullo stesso piano.
Le attività della casa automobilistica francese Renault in Russia sono da oggi di proprietà dello Stato russo. A renderlo noto è stato il ministero dell’Industria e del commercio di Mosca in un comunicato. «Sono stati firmati accordi per il trasferimento di asset russi dal gruppo Renault alla Federazione Russa e al governo di Mosca», si legge in una nota.
Le attività russe saranno deconsolidate nei conti semestrali di Renault al 30 giugno e trattate come attività cessate. la casa automobilistica ha confermato le sue prospettive finanziarie. In vista dei suoi obiettivi di medio termine la casa presenterà il prossimo autunno l’aggiornamento delle sue prospettive finanziarie e della sua strategia.
Non solo: Renault vende la sua partecipazione del 67,69% in Avtovaz a NAMI (l’Istituto centrale per la ricerca e lo sviluppo di automobili e motori). AvtoVAZ è una società di produzione automobilistica russa fondata nel 1966. L’accordo è stato approvato all’unanimità dal consiglio di amministrazione della casa automobilistica francese e ha già ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni. L’accordo prevede un’opzione per Renault di riacquistare la propria partecipazione in Avtovaz, esercitabile in determinati momenti nei prossimi 6 anni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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