L’Ue lancia RepowerUkraine per il ssostegno energetico a Kiev. Mosca annuncia che metà degli importatori di gas russo aprono conti in rubli. Gb impone sanzioni ad Aeroflot, Ural e Rossiya Airlines
«Abbiamo registrato una riduzione della percentuale di gas russo nel totale del gas utilizzato in Unione europea che ad aprile è stata del 26% rispetto al 40% del livello dell’aprile del 2021, riducendo la dipendenza dei Paesi Ue da Mosca». Lo ha detto il commissario Ue all’Energia Kadri Simson intervenendo al Parlamento europeo sul piano RepowerEu (guarda qui di cosa si tratta).
Per coinvolgere l’Ucraina nella strategia energetica europea la Commissione Ue lancerà un progetto RePowerUkraine di sostegno energetico e di rilancio delle infrastrutture dell’Ucraina. «Il pericolo di interruzione totale di forniture energetiche dalla Russa è tangibile e occorre essere preparati. Come con RepowerEu intendiamo sostituire i combustibili fossili russi con energia pulita, aumentando la partecipazione delle rinnovabili al mix energetico al 45% entro 2030», ha continuato Simson.
Intanto circa la metà delle 54 società straniere che hanno contratti con Gazprom per l’acquisto di gas russo hanno aperto conti bancari in rubli, nella prospettiva dunque di accettare il nuovo sistema di pagamenti chiesto da Mosca. Lo riferisce la Tass.
La Gran Bretagna ha imposto sanzioni a carico di tre compagnie aeree russe: Aeroflot, Rossiya Airlines e Ural Airlines. Secondo il Tesoro britannico le misure mirano a congelare gli asset delle aerolinee.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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