
Chi ha maturato 30 anni di contributi e va in pensione nel 2022 avrà l’assegno calcolato con il sistema misto
Il pensionamento dopo 30 anni di contributi è una scelta possibile e dovrebbe garantire una rendita adeguata, ma è importante ricordare che non solo i contributi ma anche gli stipendi percepiti incidono particolarmente.
A complicare il calcolo è il sistema, da contributivo a retributivo. Chi abbia maturato i 30 anni di contributi e decide di andare in pensione nel 2022 vedrà l’assegno calcolato con il sistema misto, perché il passaggio a quello contributivo è avvenuto nel 1996. La pensione quindi sarà calcolata con il retributivo per i contributi versati entro il 31 dicembre 1995 (per chi ha maturato almeno 18 anni di contributi il retributivo si applica fino al 31 dicembre 2011); per i contributi versati dall’1 gennaio 1996 (o dall’1 gennaio 2021) viene invece utilizzato il contributivo. La somma delle due quote sarà l’importo finale della pensione.
Con il sistema retributivo la pensione viene calcolata su una media delle ultime retribuzione percepite dal lavoratore e viene riconosciuto solitamente il 2% per ogni anno di lavoro. Nel caso di un lavoratore con 15 anni di contributi spetta il 30% della retribuzione media.
Per quanto riguarda il sistema contributivo il calcolo è fatto al montante contributivo (cioè l’insieme dei contributi versati dopo l’1/1/1996 o 2012 per ogni anno di lavoro) un certo coefficiente, variabile a seconda dell’età a cui si accede alla pensione. Solitamente nei rapporti di lavoro subordinato il montante equivale al 33% della retribuzione annua lorda. Ad esempio, chi va in pensione all’età di 67 anni (con 30 anni di contributi non è possibile farlo prima), avrà una pensione calcolata con il contributivo pari al 5,575% del montante contributivo.
Nel caso di un lavoratore dipendente che a 67 anni ha maturato 5 anni nel retributivo e altri 25 anni nel contributivo, negli ultimi anni ha percepito una retribuzione annua, media e lorda di 25.000 euro: con il retributivo ne avrà diritto al 10%, quindi a 2.500 euro di pensione. Va quindi aggiunta la quota con il contributivo: se nei 25 anni di lavoro ha percepito in media un reddito di 20mila euro il montane contributivo sarà di circa 165mila euro, con il coefficiente di trasformazione del 5,575%, ne risulta una pensione di circa 9.200 euro. La pensione annua lorda sarà la somma delle e quindi 11.700 euro circa, dunque meno di mille euro al mese.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: PIXABAY
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