Tutto questo dopo diversi giorni di cali. Vediamo i motivi per cui il Bitcoin aveva sofferto così tanto nell’ultimo mese
Il Bitcoin torna finalmente a correre dopo diversi giorni di cali consecutivi. La più grande criptovaluta è salita per il terzo giorno, superando i 30.000 dollari e registrando così un balzo del 4,4% a 30.441,43 dollari.
Lo scivolone dell’ultimo mese, che ha coinvolto il Bitcoin ma anche le altre monete digitali, è stato dovuto a tre fattori: l’inflazione galoppante, le banche centrali che hanno avviato un veloce percorso di stretta monetaria e la paura di una recessione incombente causata anche dalla guerra in Ucraina.
L’aumento dei tassi di interesse è il rischio maggiore sia per le criptovalute che per i mercati azionari. La Federal Reserve ha già alzato il costo del denaro nell’intervello dello 0,75%-1% (leggi qui) e a giugno il governatore, Jerome, Powell, dovrebbe aumentarlo di un altro 0,5%.
Non solo: sempre a a giugno la Banca centrale Usa dovrebbe iniziare a ridurre il gigantesco bilancio da 9.000 miliardi di dollari, messo in campo per poter aiutare le società a sopravvivere durante la pandemia, ed inizierà a vendere gli asset in portafoglio per 47,5 miliardi di dollari fino ad agosto per poi accelerare a 95 miliardi di dollari a partire da settembre.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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