Ministri degli Esteri e della Difesa russi e turchi discutono della situazione del grano bloccato in Ucraina
Serghei Lavrov, il ministro degli Esteri russo, arrivato in Turchia ha incontrato l’omologo Mevlut Cavusoglu per discutere del grano bloccato nei porti ucraini.
Parallelamente anche il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo russo Sergej Shoigu a proposito della “navigazione in sicurezza nel mar Nero in relazione alla risoluzione del problema dell’esportazione del grano dal territorio dell’Ucraina“. Akar, da quanto si apprende dal comunicato del ministero ha sottolineato l’importanza di arrivare urgentemente a un cessate il fuoco
Secondo quanto riportato da una nota del ministero della difesa russo sarebbero state create le condizioni per consentire il passaggio sicuro delle navi in due corridoi umanitari nel Mar Nero e nel Mare di Azov. Nella nota si legge che “la Federazione russa sta prendendo tutte le misure per assicurare la sicurezza della navigazione civile nelle acque del Mar Nero e del Mare di Azov” e che il pericolo sarebbe dato dalle “mine ucraine alla deriva lungo la costa degli stati del Mar Nero“.
Dalla Russia arriva l’accusa all’Ucraina di aver distrutto un deposito del grano poco prima di perdere la città. Secondo il responsabile del Centro di controllo della Difesa nazionale russo, Mikhal Mizintsev, “oltre 50 mila tonnellate di grano sono state distrutte“
Il problema del grano è al centro anche dell’incontro tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron. La riunione a due servirà anche, fa sapere l’Eliseo, “a preparare le scadenze di fine mese: il Consiglio europeo del 23 e 24 giugno, il vertice del G7 a Elmau in Germania e il summit della Nato a Madrid il 28 e 29 giugno“.