
Le truffe nel mercato cripto sono state di 60 volte quelle del 2018
Secondo quanto dimostrato da un rapporto stilato dalla Federal Trade Commission, le truffe nel mercato delle criptovalute sono decollate e nel 2021 sono state di 60 volte superiori a quelle avvenute nel 2018. Tra gennaio e 2021 e marzo 2022 le crypto truffe hanno fruttato un milione di dollari a fronte di 46mila segnalazioni.
Si tratta di una media di 2.600 dollari a raggirato, stime necessariamente in difetto perché solo il 5% delle vittime segnala il furto.
La maggioranza dei pagamenti ai truffatori sono stati effettuati in Bitcoin (70%), seguiti da Tether (10%) e Ether (9%). Non esistono banche o altre autorità in grado di monitorare le transazioni e prevenire le truffe, quindi le vittime non possono più recuperare le loro criptovalute.
I possessori di cripto cadono in trappola soprattutto attraverso inserzioni, post e messaggi pubblicati sui social media: «Quasi la metà delle persone che hanno riferito di aver perso criptovalute a causa di una truffa dal 2021 ha affermato che è iniziata con un annuncio, un post o un messaggio su una piattaforma di social media», hanno fatto sapere da FTC, specificando che le piattaforme principali sono state Instagram e Facebook, rispettivamente per il 32 e 26%, Whatsapp e Telegram per il 9 e 7%.
Il target prediletto dai truffatori sono gli adulti di età più matura, perché la fascia tra i 20 e i 49 anni denuncia tre volte di più e contemporaneamente la media di denaro persa in queste truffe aumenta con l’età toccando 11.708 dollari per le persone sulla 70ina.
Le truffe più diffuse sono i falsi investimenti, le truffe romantiche e i tentativi di truffa (per esempio un acquisto non autorizzato su Amazon).