
Secondo la FAO il valore delle importazioni globale di cibo ha raggiunto quest’anno un nuovo record di 1,8 trilioni di dollari. Ecco i Paesi più colpiti
750 milioni di persone sono a rischio fame nel mondo a causa dell’impennata dei prezzi, delle preoccupazioni per il clima e dell’aumento delle incertezze di mercato derivanti dalla guerra in Ucraina. Questo è quanto emerge dall’ultimo Food Outlook della FAO, il report che due volte all’anno analizza la situazione alimentare del nostro pianeta, studiando l’andamento della domanda e dell’offerta del mercato per i principali prodotti alimentari del mondo.
Seconde le analisi della FAO le zone più colpite da fame e carestie sarebbe già quelle che si trovano in difficoltà e quindi in Africa, regione fortemente colpita dalla drastica riduzione delle esportazioni di grano e cereali da Russia e Ucraina. In particolare tra i Paesi più colpiti figurano lo Yemen, la Nigeria e il Sud Sudan, ma anche Somalia e Afghanistan.
Spicca anche il valore delle importazioni globale di cibo che ha raggiunto quest’anno un nuovo record di 1,8 trilioni di dollari e questo non solo a causa della guerra in Ucraina ma anche dei cambiamenti climatici che rendono difficile il reperimento di materie prime.
Come strategia per salvaguardare la sicurezza alimentare di varie regioni del mondo, la FAO ha proposto un Fondo per il finanziamento delle importazioni alimentari, in modo da sostenere la bilancia dei pagamenti dei Paesi a basso reddito che dipendono maggiormente dalle importazioni alimentari.