
L’Italia è penultima in Ue per donne che lavorano
500 milioni di euro a sostegno dell’imprenditoria femminile. A tanto ammonta il capitale che Intesa Sanpaolo intende investire per supportare la nascita e lo sviluppo di aziende guidate da donne. L’annuncio arriva in occasione dell’evento La valorizzazione del talento femminile e la parità di genere nelle strategie aziendali di successo.
Il contributo è in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e con il Fondo Impresa Femminile del Mise che prevede agevolazioni utili alla realizzazione di programmi d’investimento per l’avvio o lo sviluppo delle imprese femminili nei settori di industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo.
Una spinta necessaria, visti i dati non proprio incoraggianti che arrivano dal fronte lavoro. Nel 2021 il tasso di attività femminile si è attestato al 55,4%, contro il 68,5% della media europea, al penultimo posto della classifica con un valore superiore solo alla Romania. Segno evidente che il Covid ha ampliato il ritardo dell’Italia nella partecipazione femminile al mondo del lavoro.
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