
Dopo 7 mesi la riforma esce dalla commissione Finanze alla Camera
È stato approvato l’emendamento che sostituisce il secondo comma dell’articolo 6. Il relatore Luigi Marattin (Iv) ha spiegato che grazie alle modifiche effettuate il gettito che emergerà dall’emersione degli immobili fantasma sarà destinato alla riduzione dell’Imu e prevalentemente attribuito ai comuni dove si trovano; il valore patrimoniale verrà sostituito dalla possibilità di consultare la banca dati dell’Omi; e le informazioni della ricognizione non saranno utilizzate per la determinazione della base imponibile dei tributi basati sulle risultanze catastali e per la determinazione di agevolazioni e benefici sociali.
Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all’Economia, ha voluto precisare nella seduta di questa mattina come fosse evidente già dal testo originale che la riforma “non avesse influenza sull’Imu, e quindi neanche sull’Isee“. Un punto della battaglia della Lega, infatti Gusmeroli (Lega) ha spiegato si tratti di “uno scampato pericolo: ora rispetto al testo originale è chiarissimo che qualsiasi cosa fatta non incide sull’Isee“.
Per Marco Osnato, di Fratelli d’Italia “rimane il rischio di una imposizione fiscale ulteriore sulla casa. Forse questa formulazione è ancora più pericolosa della precedente“.
Alle 15:30, domani, la commissione voterà sul mandato al relatore e la delega fiscale lunedì sarà in Aula alla Camera.