
Gazprom riduce il flusso di gas all’Italia del 15%. Cingolani: “al momento nessuna criticità”. Da inizio anno produzione del gas giù del 6,4% su 2021. Nuovo taglio del 33% da Nord Stream all’Europa
Ikea venderà tutti e quattro gli stabilimenti in Russia, il più grande dei quali si trova nella regione di Novgorod. Lo riferisce l’agenzia russa Tass citando la stessa azienda svedese. Ikea ha deciso alla fine di uscire dal mercato russo, sulla scia della stessa scelta fatta da altri grandi gruppi internazionali dopo le sanzioni occidentali per l’invasione dell’Ucraina.
Gazprom ha ridotto i flussi di approvvigionamento di gas verso l’Italia. Un portavoce di Eni conferma che il fornitore russo “ha comunicato una limitata riduzione delle forniture di gas per la giornata di oggi, pari a circa il 15%. Le ragioni della diminuzione non sono state al momento notificate“. Eni continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e comunicherà eventuali aggiornamenti.
Dal 1 gennaio al 15 giugno 2022 Gazprom, secondo i dati preliminari, ha prodotto 226 miliardi di metri cubi di gas, il 6,4% (15,5 miliardi di metri cubi) in meno rispetto allo scorso anno. Lo rende noto la società. Le esportazioni verso i paesi non CSI ammontano a 65,6 miliardi di metri cubi, il 28,9% (26,7 miliardi di metri cubi) in meno rispetto allo stesso periodo del 2021.
Non solo. Il colosso russo ha anche annunciato che interromperà il funzionamento di un’altra turbina lungo il gasdotto Nord Stream, riducendo il volume delle forniture di gas a 67 milioni di metri cubi al giorno, tagliando un altro 33% dopo la riduzione annunciata ieri.
Intanto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani comunica che l’andamento dei flussi di gas è costantemente monitorato in collaborazione con gli operatori e che al momento non si riscontrano criticità.