L’obiettivo è creare il primo polo europeo nella produzione di biometano di tipo Gnl
Patrizia Infrastructure, società tedesca di investimenti che opera su oltre 55 miliardi di euro di asset con 27 sedi in tutto il mondo, ha rilevato l’80% di Biomet Spa investendo 75 milioni di euro. L’obiettivo è dar vita al maggiore impianto d’Europa per la produzione di biometano Gnl da rifiuti naturali e il primo impianto italiano direttamente collegato alla rete nazionale del gas di trasporto di Snam, con una stazione di rifornimento in loco. Biomet è infatti una società italiana che investe nei settori dei gas compressi, liquidi e rinnovabili; in particolare è focalizzata su produzione, logistica e distribuzione del biometano liquido.
La società ha acquisito la partecipazione dall’imprenditore italiano del gas Walter Lagorio e da Ankorgaz. L’amministratore delegato e fondatore di Biomet, Antonio Barani, rimane azionista di minoranza con il 20% delle quote.
L’impianto di biometano di Biomet ha attualmente una capacità di 40.000 tonnellate di rifiuti organici ogni anno. L’impianto di liquefazione ha una capacità di 8.800 tonnellate di bio-Gnl all’anno, con il potenziale per aumentare la produzione a 26.400 tonnellate, quasi tre volte tanto.
L’Italia è il secondo mercato di biogas nell’Ue dopo la Germania, con due miliardi di metri cubi prodotti fino ad oggi