Putin: “potremo fornire 50 milioni di tonnellate ai mercati mondiali. Cingolani: “per la prima volta calcoleremo danno ambientale”. Ucraina, Microsoft: cyberspionaggio russo in 42 Paesi
La Uif, l’unità di informazione finanziaria presso la Banca d’Italia, ha congelato 129 rapporti finanziari riferibili, direttamente o mediante interposizione, a 25 soggetti designati, per complessivi 287 milioni di euro in fondi e garanzie”. E’ quanto afferma il suo direttore Cladio Clemente alla presentazione del rapporto annuale. «Il congelamento sta colpendo anche risorse economiche, ulteriori rispetto a quelle finanziarie comunicate alla UIF, per ingenti valori», ha aggiunto.
Intanto il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha fatto sapere che è stato trovato un “consenso generale” tra le parti per sbloccare l’esportazione di grano dai porti dell’Ucraina. «È stato raggiunto un consenso generale sulla creazione di un centro a Istanbul per le operazioni e la gestione sicura e ininterrotta di questa attività da parte di soldati turchi, russi e ucraini insieme, oltre che con l’Onu», ha fatto sapere Akar, aggiungendo che “nei prossimi giorni ci potrebbero essere sviluppi positivi e si potranno adottare misure concrete“.
«Abbiamo un buon raccolto. E dai 37 milioni di tonnellate che forniamo al mercato mondiale quest’anno, molto probabilmente saremo in grado di fornire 50 milioni di tonnellate di grano ai mercati mondiali». Lo ha detto il presidente russo Valdimir Putin parlando in videoconferenza al vertice Brics plus.
«Con il mio omologo ucraino vogliamo costruire insieme un modello per valutare il danno ambientale della guerra. E’ la prima volta nella storia che questo viene fatto. Sarà un conto che presenteremo all’umanità in futuro, lo dobbiamo fare e lo faranno con gli italiani e questa è cooperazione». Lo ha detto Roberto Cingolani, ministro per la Transizione ecologica, intervenendo a Coopera 2022, la Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo.
Da quando è iniziato il conflitto e una coalizione di Paesi si è riunita per difendere l’Ucraina, le agenzie di intelligence russe hanno intensificato le attività di spionaggio contro i governi alleati. Sono stati rilevati tentativi di intrusione su 128 organizzazioni in 42 paesi al di fuori dell’Ucraina. Gli Stati Uniti sono stati l’obiettivo numero uno ma le attività hanno preso di mira anche la Polonia e paesi baltici come Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia e Turchia. Lo ha rilevato la divisione Intelligence e dati di Microsoft che conduce analisi periodiche da quando è esploso il conflitto. Secondo l’indagine c’è stato un aumento di attività nei confronti dei ministeri degli esteri dei paesi Nato, governi, think tank, organizzazioni umanitarie, società tecnologiche e fornitori di energia e altre infrastrutture critiche. Queste azioni hanno avuto successo il 29% delle volte.