
Unione dei Costruttori: scelta nella direzione giusta
L’immatricolazione passa da 180 a 270 giorni dalla data dell’ordine dell’auto. A causa della crisi che ha intaccato le materie prime e il conseguente rallentamento del settore auto, molte casa automobilistiche non riuscivano a garantire consegne in tempi brevi.
La proroga era già stata annunciata dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e l’articolo 40 del DL Semplificazioni fiscali (Decreto-Legge 21 giugno 2022, n. 73) l’ha resa ufficiale. Sarà così possibile non perdere gli incentivi e dalla firma del contratto all’immatricolazione dell’auto possono passare fino a 9 mesi.
Come spiega l’Unione dei Costruttori: «il termine di 180 giorni era insostenibile con la perdurante crisi delle catene di fornitura globali, che stanno rallentando pesantemente i tempi di produzione dei veicoli. I 270 giorni, benché inferiori ai 300 richiesti, sono senz’altro un termine più adeguato alla reale situazione. Termine che fa uscire operatori e consumatori da una estrema incertezza sull’effettiva possibilità di fruire degli incentivi. La misura va nella giusta direzione per il buon funzionamento dell’ecobonus». Secondo Unrae sarebbe auspicabile un’estensione dei beneficiari anche alle persone giuridiche e includere auto aziendali e a noleggi a lungo termine.
Gli incentivi per aiutare il settore automotive sono stati rifinanziati con 700 milioni di euro e per ogni anno dal 2023 al 2030 è previsto un miliardi di euro per il settore. La maggior parte dei finanziamenti è destinata alla riconversione ecologica.