
Gli Usa contribuiranno con 200 miliardi di dollari
Il Presidente dl Consiglio Mario Draghi ha rimarcato la necessità di eliminare per sempre la nostra dipendenza energetica dalla Russia.
Il premier ha parlato anche parlato del price cap sul petrolio. «La crisi energetica non produca il ritorno del populismo. Mettere un tetto al prezzo dei combustibili fossili importati dalla Russia ha un obiettivo geopolitico oltre che economico e sociale – ha dichiarato Draghi – Dobbiamo ridurre i nostri finanziamenti alla Russia. E dobbiamo eliminare una delle principali cause dell’inflazione».
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti, insieme ai partner del G7, investiranno 600 miliardi di dollari entro il 2027 per investimenti infrastrutturali nel mondo.
l capo della Casa Bianca ha anche annunciato che il gruppo dei 7 è pronto a lanciare investimenti sullo sviluppo sostenibile. da qui al 2027 per investimenti nelle infrastrutture nel mondo. Gli Usa contribuiranno con 200 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. La Partnership for Global Infrastructure and Investment “fornirà progetti rivoluzionari per colmare il divario infrastrutturale nei Paesi in via di sviluppo, rafforzare l’economia globale e le catene di approvvigionamento e far progredire la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, fa sapere Biden.
«Investiremo in infrastrutture a vantaggio di tutti i popoli, non solo di quelli dei Paesi del G7. Non è carità, è un investimento a favore di tutti, ivi compreso il popolo americano, per stimolare la nostra economia. Il mondo si trova a un punto di svolta epocale nella storia, dobbiamo gestire esigenze energetiche affrontare le sfide del clima e della pandemia, sono scelte difficili anche per i Paesi del G7» ha dichiarato il presidente Usa.
Arriva la prima presa di posizione da parte dei leader del G7: quattro Paesi (Usa, Gran Bretagna, Giappone e Canada) bandiranno l’export di oro russo. In questo modo per gli oligarchi russi sarà più difficile aggirare le sanzioni acquistando lingotti.
Boris Johnson ha annunciato che questa iniziativa “colpirà direttamente gli oligarchi russi e il cuore della macchina da guerra di Putin“, mentre Biden rivendica la chiusura di un rubinetto da “decine di miliardi di dollari” per Mosca.
Dopo l’energia, l’oro è infatti la seconda più grande fonte di reddito da export per la Russia, che produce ogni anno il 10% del metallo prezioso estratto a livello mondiale. Nel Paese si trovano alcune delle riserve auree più grandi al mondo, con un valore stimato che si aggira sui 140 miliardi di dollari.
Il bando all’oro di Mosca porterà banche, spedizionieri e raffinatori a smettere di trattare con il metallo prezioso russo, così come sta in parte già avvenendo specialmente nei mercati occidentali.