
WindTre ha chiesto ad Agcom di legare le tariffe telefoniche all’inflazione
Le tariffe telefoniche potrebbero essere le prossime a finire nel girone dell’inflazione. WindTre ha chiesto infatti all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di rendere automatici eventuali aumenti delle tariffe applicate ai clienti sulla base dell’aumento dell’inflazione. Una sorta di rimodulazione automatica delle tariffe alla quale il cliente non potrebbe opporsi.
WindTre ha proposto ad Agcom di farlo inserendo una clausola nei contratti che preveda proprio l’aumento automatico.
«Una posizione del tutto assurda e inaccettabile, che dimostra come WindTre punti all’esclusiva massimizzazione dei profitti, senza tenere in alcuna considerazione le esigenze e soprattutto i diritti – in primis quello di recesso – della clientela», ha attaccato Federconsumatori.
Se Agcom accettasse la richiesta dell’operatore telefonico, il cliente si troverebbe di fronte all’imposizione di un canone più alto (ad oggi l’inflazione italiana è all’8%, massimi dal 1986) senza possibilità di recesso.
WindTre giustifica la richiesta spiegando che risponderebbe alla stessa logica in base alla quale Tim lega all’inflazione le tariffe applicate alle società esterne che noleggiano la sua rete all’ingrosso.